Sacituzumab govitecan rimborsabile per cancro della mammella triplo negativo metastatico e refrattario

Sacituzumab govitecan è rimborsabile anche in Italia con indicazione al trattamento,in monoterapia di pazienti adulti, donne, con cancro della mammella triplo negativo (TNBC, triple-negative breast cancer) non operabile o metastatico, refrattario ad almeno due o più precedenti terapie sistemiche, di cui almeno una per malattia in fase avanzata (1).

L’autorizzazione, da parte di AIFA, giunge a seguito dei risultati dello studio ASCENT che dimostrano efficacia e sicurezza della molecola.
Lo ha annunciato Gilead Sciences Italia, l’azienda produttrice, e la notizia è stata salutata con soddisfazione da parte della Comunità Scientifica.

Sacituzumab govitecan

A oggi si tratta dell’unica terapia disponibile per il trattamento, nei pazienti adulti del TNBC, la forma più aggressiva di carcinoma mammario e fra le più difficili da trattare, poco rispondente a diverse linee terapeutiche.

«Le cellule del TNBC non hanno recettori per estrogeni e progesterone – spiega Saverio Cinieri, presidente AIOM– e un HER2 (recettore del fattore di crescita dell’epidermide umano 2) limitato.
Tali caratteristiche fanno sì che questo sottotipo di tumore del seno non risponda né alla terapia ormonale né ai farmaci che hanno come bersaglio HER2. Ulteriore aggravante è rappresentata dal fatto che il TNBC ha un rischio di ricaduta a distanza che aumenta rapidamente a partire dalla diagnosi, raggiungendo il picco massimo nei primi tre anni».

Il TNBC rappresenta circa il 15% di tutti i tumori al seno (2), è diagnosticato più frequentemente in premenopausa e nelle donne giovani, con un impatto importante, soprattutto per quest’ultimo gruppo di pazienti, nel pieno della loro vita familiare e professionale, come madri, mogli e lavoratrici. Non ultimo, il tasso di sopravvivenza a cinque anni per il TNBC è del 12%, rispetto al 28% per altri tipi di tumore al seno.

Per tutte queste ragioni si è reso necessario studiare nuove possibile opzioni terapeutiche innovative e specifiche, garanti di quantità e qualità di vita: obiettivi cui sembra rispondere Sacituzumab govitecan, in riferimento ai dati dello studio ASCENT, presentati al Meeting annuale 2022 dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO).

Lo studio

I dati che attestano efficacia e sicurezza della molecola, da cui l’approvazione da parte di AIFA alla rimborsabilità secondo le indicazioni terapeutiche esplicitate, derivano dallo studio clinico globale di fase III, ASCENT, condotto in aperto e randomizzato, su oltre 500 pazienti, affette da TNBC non operabile, in stadio localmente avanzato o metastatico, in 230 siti.

Le pazienti sono state suddivise in due bracci: il primo candidato a ricevere sacituzumab govitecan a singolo agente, il secondo a una diversa chemioterapia, in entrambi i casi somministrati dopo il fallimento di due o più precedenti trattamenti sistemici, di cui almeno uno per malattia in fase avanzata.

Intento dello studio era valutare la sopravvivenza libera da progressione (PFS, come determinato da una revisione centrale indipendente in cieco) in pazienti senza metastasi cerebrali (end point primario) così come analizzare la PFS per la popolazione completa dello studio o per la popolazione intention-to-treat (ITT).

Inoltre, gli end point secondari comprendevano: valutare la sopravvivenza globale (OS, overall survival) sia nella popolazione ITT sia nel sottogruppo senza metastasi cerebrali, il tasso di risposta obiettiva (ORR, objective response rate) determinato in modo indipendente, la durata della risposta (DoR, Duration of Response), il tempo all’inizio della risposta secondo i criteri di valutazione della risposta nei tumori solidi (RECIST 1.1, Response Evaluation Criteria in Solid Tumors), la qualità della vita (QoL, Quality of Life) e la sicurezza della terapia.

Fine ultimo dello studio era stabilire l’eventuale superiorità in termini di efficacia di Sacituzumab govitecan, impiegato in seconda linea, rispetto ad altro agente chemioterapico. Obiettivi che, se confermati, avrebbero contribuito a soddisfare molti unmet needs terapeutici nel trattamento del TNBC, ancora esistenti.

I risultati

Sembrano confermare le attese: lo studio ASCENT dimostrerebbe la capacità di sacituzumab govitecan di migliorare la sopravvivenza mediana libera da progressione rispetto a diversa chemioterapia (4,8 vs 1,7 mesi; HR: 0,41; p<0,0001), con possibile estensione della sopravvivenza globale mediana (OS) di quasi cinque mesi (11,8 vs 6,9 mesi; HR: 0,51; p<0,0001) nella popolazione intent-to-treat (ITT). Il tasso di sopravvivenza globale (OS) a due anni è risultato del 20,5% (CI 95%: 15,4-26,1) nel braccio di trattamento sacituzumab govitecan, rispetto al 5,5% (IC 95%: 2,8-9,4) del gruppo sottoposto a chemioterapia.

Inoltre, in relazione ad altro trattamento, vi è evidenza di sensibili miglioramento della qualità della vita correlata alla salute (HRQoL, health-related quality of life) in pazienti in terapia con sacituzumab govitecan.

Il plauso della comunità degli oncologi: «Grazie a una terapia mirata– dichiara Lucia Del Mastro, professore ordinario di Oncologia Medica presso l’Ospedale San Martino Università di Genova – che ha attestato la capacità di dimezzare il rischio relativo di morte in pazienti affetti da tumore mammario metastatico triplo negativo, oggi possiamo migliorare significativamente la sopravvivenza globale e la qualità di vita della pazienti con TBNC, avanzato o metastatico, refrattaria ad altri trattamenti; aspetti decisivi nella malattia metastatica».

La molecola

Capostipite della sua classe, sacituzumab govitecan è un anticorpo coniugato con un inibitore della topoisomerasi, mirato al recettore Trop-2, una proteina espressa in diversi tipi di tumori epiteliali, tra cui il cancro della mammella triplo negativo metastatico (TNBC) e il carcinoma uroteliale metastatico (UC, urothelial cancer).

Oltre che in Europa, sacituzumab govitecan è approvato per il TNBC metastatico in pazienti adulti negli Stati Uniti, Australia, Canada, Gran Bretagna e Svizzera.
La molecola è oggetto di diverse revisioni regolatorie in tutto il mondo, inclusa l’Unione Europea, nonché a Singapore e in Cina. Ulteriori informazioni su ASCENT sono disponibili all’indirizzo http://clinicaltrials.gov/show/NCT02574455.

Bibliografia

1) Bardia A., Hurvitz SA, TolaneySM, et al.; ASCENT Clinical Trial Investigators. Sacituzumab Govitecan in Metastatic Triple-Negative Breast Cancer. N Engl J Med.2021; 384 (16); 1529-1541. Ultimo accesso: ottobre 2021
2) Cancer Research UK. Triple negative breast cancer. Ultimo accesso: ottobre 2021

Francesca Morelli