Individuazione delle variabili che influenzano gli interventi farmaceutici finalizzati a migliorare l’efficienza della revisione terapeutica

Un errore terapeutico è definito come evento avverso non intenzionale che si può verificare in ogni fase del processo terapeutico, inclusa la prescrizione del farmaco, e che può causare o portare a un pericolo per il paziente. Questo genere di errore è frequente e quasi la metà è prevenibile.

Il coinvolgimento del farmacista nel processo terapeutico migliora la qualità dell’assistenza sanitaria prevenendo gli errori e ottimizzando le terapie. Tuttavia, la mancanza di tempo, il carico eccessivo di lavoro, e la mancanza di personale, possono portare alla necessità di una ripartizione ottimale delle risorse. La prioritizzazione delle attività farmaceutiche potrebbe rappresentare un modo valido per raggiungere tale obiettivo.

Background

Tra i compiti del farmacista clinico rientra l’elaborazione di raccomandazioni agli operatori sanitari, definite come interventi farmaceutici (pharmaceutical interventions, PIs), volte a migliorare la gestione terapeutica del paziente.

Il processo di revisione terapeutica spesso comporta l’identificazione di problemi correlati al farmaco, che portano a diversi PIs per paziente.
Sulla base di un decreto nazionale francese del 2011, il farmacista clinico dovrebbe focalizzarsi su pazienti ad alto rischio, fra cui: bambini, anziani, neonati, donne incinte, e pazienti proni a sviluppare eventi avversi da farmaco (adverse drug events, ADEs).

Tuttavia, altri fattori, come ad esempio la prescrizione di farmaci ad alto rischio ad alto livello di attenzione (high-alert drugs), potrebbero influenzare l’errore terapeutico. Sono disponibili diverse liste di farmaci ad alto rischio, tra cui quelle elaborate dall’Institute for safe and medicines practices o dal sistema sanitario del Regno Unito (UK National Health System, NHS).

Scopo

L’obiettivo del lavoro di Cornuault e colleghi è stato quello di identificare le variabili che inflluenzano l’elaborazione degli interventi farmaceutici, per dare priorità alla revisione terapeutica dei pazienti più a rischio, migliorandone l’efficienza.

Materiali e metodi

È stato condotto uno studio prospettico presso diversi reparti di una struttura ospedaliera francese, per un totale di 643 posti letto. I pazienti a rischio sono stati definiti come pazienti per cui la revisione terapeutica ha comportato un maggiore numero di interventi farmaceutici.
Per tutti i pazienti è stato utilizzato lo stesso metodo di revisione terapeutica.

Un farmacista ospedaliero e un tirocinante hanno analizzato tutte le prescrizioni mediche dei pazienti ammessi in 4 reparti di medicina (24 letti di cardiologia, 24 letti di reumatologia, 20 letti di neurologia, e 25 letti di medicina vascolare). Lo studio è stato condotto in ogni reparto per 2 settimane, per un periodo di 4 settimane.

Per ogni paziente, sono state raccolte le seguenti variabili: età, sesso, peso, ammissione d’urgenza, numero di trattamenti ad alto rischio, numero di farmaci prescritto durante l’ospedalizzazione, terapia, creatinina sierica, numero di controindicazioni (CIs).

Sono stati inoltre riportati il numero e il tipo di interventi farmaceutici (omissione del farmaco, farmaco non-indicato, sovradosaggio, sottodosaggio, stesso farmaco prescritto due volte, monitoraggio raccomandato, farmaco non disponibile sul formulario ospedaliero, modalità di somministrazione specifiche).

Per questo studio sono stati selezionati i seguenti farmaci alto rischio: antagonisti della vitamina K, insulina, cloruro di potassio iniettabile, digossina, metotrexato, chemioterapie orali, farmaci anti-epilettici, e farmaci immunosoppressori.

Risultati

Sono state analizzate 2328 prescrizioni di 303 pazienti. L’età media dei pazienti era 73 anni (range, 18-106), con una media di 7 prescrizioni (range, 1-22). Sono stati formulati 318 interventi farmaceutici, tra cui i più frequenti sono stati: omissione del farmaco (n = 88, 27,7%), sovradosaggio (n = 69, 21,7%), e sottodosaggio (n = 51, 16,0%).

Tra le variabili studiate, l’età, i livelli di creatinina sierica, il numero di trattamenti ad alto rischio prescritti, e il numero totale di farmaci prescritti, sono risultate significativamente associate con l’elaborazione di interventi farmaceutici.

I risultati della regressione multipla hanno evidenziato l’associazione dei livelli di creatinina sierica, e del numero di trattamenti ad alto rischio e di farmaci prescritti, con l’incremento del numero di interventi farmaceutici. Inoltre, l’ammissione d’emergenza sembra far emergere un effetto positivo dell’età e una ridotta influenza del numero di farmaci prescritti sul numero di interventi farmaceutici.

Take home message

Questo studio consente di identificare le seguenti variabili che possono influenzare l’elaborazione di interventi farmaceutici durante il processo di revisione terapeutica: età, livelli sierici di creatinina, numero di terapie ad alto rischio, numero di farmaci prescritti. Questi criteri possono rappresentare una base per le strutture ospedaliere che mirano a focalizzare la revisione terapeutica sui pazienti a rischio.

Articolo recensito
Identification of variables influencing pharmaceutical interventions to improve medication review efficiency. Int J Clin Pharm. 2018 Oct;(5):1175-1179

Autori
Cornuault L, Mouchel V, Phan Thi TT, Beaussier H, Bézie Y, Corny J.
PubMed link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29860706

Bibliografia

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