Impatto economico dell’uso di farmaci personali del paziente ricoverato

La terapia farmacologica rappresenta una proporzione sostanziale e crescente dei budget sanitari. Purtroppo, una quantità significativa dei farmaci rimane inutilizzata e viene smaltita. Solo nel Regno Unito, si stima che lo spreco di farmaci costi al servizio sanitario nazionale 300 milioni di sterline all’anno con un impatto negativo sia sull’economia che sull’ambiente. Pertanto, interventi per ridurre lo spreco di farmaci sono essenziali.

Sebbene quest’ultimo sia stato ampiamente studiato nell’ambito dell’assistenza primaria, poco si sa riguardo ai motivi che portano allo spreco di medicinali durante il ricovero ospedaliero. La sostituzione della terapia farmacologica alla dimissione è probabilmente un importante motore di spreco di farmaci, risultando in spese inutili dirette e indirette.

Background

Nella maggior parte dei paesi occidentali è pratica comune che la struttura ospedaliera fornisca tutti i farmaci ai pazienti ricoverati. È stato osservato che durante il ricovero il 31% dei farmaci utilizzati a domicilio è sostituito dall’ospedale. Inoltre, quando la sostituzione è impossibile, i medicinali non presenti nel formulario dell’ospedale sono acquistati per i singoli pazienti.

In entrambi i casi vi è un notevole dispendio di tempo da parte del personale ospedaliero, con conseguenti costi aggiuntivi. Alla dimissione i medicinali forniti dall’ospedale sono ri-sostituiti con i farmaci originali del paziente e, quelli inutilizzati, smaltiti.

Un intervento promettente per ridurre lo spreco dei farmaci ospedalieri e i costi del personale correlati alla sostituzione e allo smaltimento dei farmaci è l’implementazione di un programma che preveda l’utilizzo di farmaci personali del paziente (Patient’s Own Medication, POM) durante il ricovero ospedaliero, con un potenziale miglioramento dell’accuratezza degli ordini all’ammissione e una riduzione dello spreco dei medicinali.

Inoltre, questa pratica può aumentare le opportunità di consulenza al paziente e la continuità tra assistenza acuta e primaria. Nonostante i possibili vantaggi, l’uso di POM non è stato implementato nell’assistenza sanitaria di routine, a causa delle preoccupazioni in merito alla sicurezza dei farmaci e l’incertezza sui benefici economici.

Scopo

Il presente studio mira ad esplorare il impatto dell’utilizzo dei POM sul valore economico dello spreco di medicinali, sulla quantità di farmaci sprecati e sul tempo impiegato dal personale ospedaliero per attività inerenti alla gestione dei farmaci e costi salariali relativi.

Materiali e metodi

van Herpen-Meeuwissen e collaboratori hanno condotto uno studio interventistico prospettico multicentrico con un disegno pre-post. Dopo un periodo basale di pre-implementazione di 2 mesi, è stato attuato l’intervento (utilizzo di POM durante il ricovero), e successivamente è seguito un periodo di valutazione (post-implementazione) di 2 mesi.
Lo studio è stato condotto in otto diversi reparti in sette ospedali olandesi.

Tutti i pazienti ricoverati erano ammissibili alla partecipazione se stavano assumendo farmaci prima del ricovero in ospedale o se il trattamento iniziato durante il ricovero sarebbe dovuto continuare a casa. L’impossibilità di portare la confezione originale del medicinale in ospedale costituiva un criterio di esclusione per la partecipazione allo studio.

Nel periodo di intervento ai pazienti è stato chiesto di portare i farmaci personali nelle confezioni originali, entro 24 ore dal ricovero. La riconciliazione dei farmaci è stata condotta in maniera standard e i farmaci personali del paziente sono stati controllati da un infermiere o un tecnico farmaceutico.

Successivamente, i medicinali sono stati immagazzinati in base al nome del paziente. La somministrazione di farmaci è stata eseguita da infermieri, come di routine. Le nuove farmacoterapie da continuare a domicilio e i POM esauriti sono stati forniti dalla farmacia e immagazzinati in base al nome del paziente.

Alla dimissione, i POM e i nuovi medicinali sono stati consegnati al paziente. I farmaci, il cui trattamento è stato interrotto, sono stati smaltiti.
In entrambi i periodi di studio (pre-implementazione e post-implementazione) sono stati raccolti i seguenti dati: numero di posti letto, numero medio di pazienti ammessi al mese, durata media del soggiorno (LOS), età media della popolazione di pazienti e percentuale di ammissioni acute.

Tutti i farmaci eliminati sono stati raccolti, identificati e quantificati. Per ogni farmaco sono state raccolte le seguenti caratteristiche: nome, dosaggio, quantità delle singole unità (ad es. numero di compresse), codice unico identificativo, codice anatomico terapeutico (anatomic therapeutic code, ATC) e il prezzo per unità.

Le attività del processo di gestione dei farmaci sono state identificate utilizzando il metodo value stream mapping. Le attività erano riconducibili a una delle seguenti fasi del processo: riconciliazione dei farmaci, ordinazione, distribuzione, erogazione, amministrazione, informazione del paziente e dimissione del paziente.

Le attività svolte sono state cronometrate almeno dieci volte per reparto per membro del personale.
Come outcome primario dello studio è stato considerato il valore economico dello spreco di farmaci per 100 giorni paziente (patient days).

Come outcome secondari sono stati valutati la quantità media di farmaci sprecati per 100 patient days e il tempo impiegato dal personale ospedaliero nel processo di gestione dei farmaci per 100 pazienti, inclusi i costi salariali associati.

Risultati

L’utilizzo di POM ha ridotto il valore economico dei farmaci sprecati del 39,5%, passando da 3983 sterline per 100 patients day nel periodo pre-implementazione a 2411 sterline per 100 patients day nel periodo post-implementazione. Il tempo medio totale impiegato per il processo di gestione dei farmaci è stato ridotto di 5,2 ore per 100 pazienti (da 112,7 a 104,4 ore per 100 pazienti).

È stato osservato un cambiamento nelle attività professionali, con un minor tempo dedicato da parte di medici e infermieri ed un maggior impegno da parte dei tecnici di farmacia. In termini di costi salariali, è stato calcolato un risparmio di 1219 sterline per 100 pazienti.

Take-home message

Lo studio di van Herpen-Meeuwissen e collaboratori ha dimostrato che l’utilizzo dei farmaci personali del paziente durante il ricovero può avere un impatto economico positivo, riducendo il costo dello spreco di farmaci, il tempo impiegato da operatori sanitari per attività inerenti al processo di gestione dei farmaci e i costi salariali associati.

Articolo recensito
Economic impact of Patient’s Own Medication use during hospitalisation: a multicentre pre-post implementation study. Int J Clin Pharm. 2019 Nov 8

Autori
van Herpen-Meeuwissen LJM, van den Bemt BJF, Derijks HJ, van den Bemt PMLA, de Vries F, Maat B, van Onzenoort HAW

PubMed link: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/31705458

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