Vitamina C potenzia alcuni farmaci contro il linfoma. Uno studio IEO

La vitamina C è nota per i forti poteri antiossidanti e la capacità di innalzare le difese del sistema immunitario, come anche per la sua capacità di proteggere dalla formazione di neoplasie, soprattutto a carico dello stomaco. Più recente è, invece, la scoperta della sua utilità nella lotta contro i linfomi resistenti alle terapie.

Uno studio coordinati da Bruno Amati, direttore di Divisione al Dipartimento di Oncologia Sperimentale dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, e Giulio Donati (primo autore) presenta una nuova combinazione di farmaci antitumorali che viene potenziata proprio dalla presenza di vitamina C.

Spiega Amati: «abbiamo dimostrato nei modelli preclinici che l’aggiunta di Vitamina C in dosi farmacologiche a IACS-010759, un farmaco ad azione pro-ossidante, rallenta in maniera significativa la crescita tumorale.
Quest’ultimo lavoro, che segue quello pubblicato nel 2022 in cui combinavamo IACS-010759 a Venetoclax (DOI: 10.1002/1878-0261.13115), estende la nostra comprensione dei meccanismi d’azione di IACS, permettendoci di sfruttarli per proporre una nuova combinazione mirata con l’ascorbato, in grado di eliminare selettivamente le cellule di linfoma».

Lo studio si inserisce in una linea di ricerca portata avanti dal gruppo da parecchio tempo e che studia, in particolare, la proteina Myc che apporta un grande contributo alla proliferazione cellulare e, quindi, anche alla formazione di una neoplasia e alla sua progressione.

Myc ha però un punto debole: le cellule che la sovraesprimono, come quelle tumorali, necessitano di una maggiore attività mitocondriale. Bloccandola, si possono quindi ledere queste cellule: il mix di IACS con alte dosi di Vitamina C ha proprio questa funzione.

Amati aggiunge: «abbiamo dimostrato che lo stress ossidativo indotto dalla sovraespressione di Myc può essere ulteriormente potenziato dal co-trattamento con IACS e dosi elevate di vitamina C.
L’espressione di Myc potrebbe quindi rappresentare un marcatore di efficacia per trattamenti basati su farmaci pro-ossidanti.

Questi risultati aprono la strada a studi futuri volti a testare la vitamina C in combinazione con altri farmaci antitumorali pro-ossidanti, sia per aumentare la loro efficacia a dosi più basse e più sicure, che per estenderla al trattamento di tumori resistenti alle attuali terapie».

Quella del linfoma è una grande famiglia di tumori che colpiscono il sistema linfatico: si parla di oltre 70 tipi, diversi per aggressività e pericolosità. Divisi in linfomi di Hodgkin, abbastanza rari, e non Hodgkin, più frequenti, questi tumori colpiscono soprattutto la popolazione over 65. Per dare qualche numero, secondo il registro dei tumori AIRTUM nel 2022 ci sono stati 14.400 nuovi casi. Il problema è che, a oggi, la prognosi è positiva solo nel 24% degli uomini e nel 30% delle donne. Da qui l’esigenza di individuare terapie più efficaci.

(Lo studio: Oxidative stress enhances the therapeutic action of a respiratory inhibitor in MYC-driven lymphoma. Giulio Donati, Paola Nicoli, Alessandro Verrecchia, Veronica Vallelonga, Ottavio Croci, Simona Rodighiero, Matteo Audano, Laura Cassina, Aya Ghsein, Giorgio Binelli, Alessandra Boletta, Nico Mitro, Bruno Amati. EMBO Mol Med (2023) 15: e16910https://doi.org/10.15252/emmm.202216910)