Possibilità di attribuire un prezzo diverso ai farmaci in funzione della loro indicazione d’uso

Alcuni farmaci hanno differenti indicazioni, possono essere impiegati a diversi stadi della medesima patologia, e possono produrre un effetto diverso anche in sottopopolazioni di pazienti.
Il valore percepito del farmaco, in queste condizioni, può variare notevolmente in relazione al reale beneficio che esso può apportare e a quanto effettivamente l’indicazione considerata rappresenta un peso, sia clinico sia psicologico, per il paziente.

Background

Quando un farmaco possiede diverse indicazioni per il suo impiego, i sistemi sanitari nazionali faticano ad attribuire tariffe di rimborso differenziali, e spesso il risultato è un prezzo del farmaco uniforme.

Spesso, inoltre, il prezzo di lancio di un particolare farmaco per la prima indicazione per l’uso si pone come prezzo di riferimento anche per le altre indicazioni.

Tuttavia, in linea teorica, la possibilità di attribuire efficacemente un prezzo differenziale a un farmaco multi-indicazione in modo indicazione-dipendente, il cosiddetto multi-indication pricing (MIP) potrebbe portare, invece, a un aumento della possibilità di accesso dei pazienti a un dato farmaco e a maggiori volumi di vendita, che si rifletterebbero in maggiori incentivi alla ricerca e allo sviluppo di nuove molecole.

Scopo

L’articolo si propone di discutere l’appropriatezza del MIP, valutandone i rischi ei benefici per le diverse parti in gioco, per descrivere poi come una strategia MIP potrebbe essere effettivamente resa operativa.

Materiali e metodi

Gli autori analizzano in maniera diffusa e approfondita la letteratura disponibile sull’argomento; analizzano inoltre i dati relativi a quattro molecole multi-indicazione disponibili in Spagna dove, a livello regionale, sono attivi degli schemi di pagamento di tipo MIP basati sui dati raccolti attraverso sistemi informatici che permettono di tracciare l’utilizzo di ciascun farmaco per ciascuna indicazione.

Risultati

La domanda relativa a quale deve essere il giusto prezzo di un farmaco può essere affrontata da diversi punti di vista: per le aziende, si potrebbe argomentare – come spesso viene applicato in pratica – che il prezzo dovrebbe essere determinato in funzione della possibilità, e volontà, del consumatore a spendere una data cifra: in questo contesto, diminuire o variare il prezzo di un farmaco potrebbe sì fare aumentare i volumi di vendita, a scapito però del margine ottenibile in quei paesi ove le vendite potrebbero produrre una marginalità più elevata.

Per i sistemi sanitari, invece, se il “valore” di un farmaco dovesse misurarsi in termini del risultato raggiunto, inteso come miglioramento della qualità o dell’aspettativa di vita, allora un differente prezzo in funzione di indicazioni diverse potrebbe trovare ampia giustificazione.

Nella pratica, i sistemi sanitari nazionali devono tuttavia adottare sistemi più complessi, che devono valutare gli obiettivi dell’adozione di uno schema di attribuzione di prezzo da una più ampia prospettiva; tali obiettivi includono garantire l’accesso alle cure, controllare efficacemente la spesa sanitaria, incoraggiare un utilizzo ragionevole del farmaco, e favorire l’innovazione.

A livello teorico, i vantaggi di una strategia MIP, che includono una maggiore possibilità di accesso alle cure, un uso più attento dei farmaci, e un possibile incentivo alla ricerca e sviluppo, in quanto le aziende potrebbero essere stimolate a immettere in commercio un maggior numero di farmaci con indicazioni multiple, sono controbilanciati dalle possibili criticità della strategia, che sembrano essere principalmente di ordine pratico: la complessità dello schema di attribuzione del prezzo potrebbe non trovare riscontro nell’adeguatezza del sottostante sistema di procurement, e richiederebbe sistemi di gestione dei dati più robusti ed articolati, con i conseguenti maggiori costi di implementazione iniziale che ne deriverebbero.

L’analisi dei dati relativi al sistema spagnolo, limitata a nivolumab, trastuzumab, bevacizumab e paclitaxel-nab mostra che, a parità di prezzo unitario di vendita, ma tenendo conto del diverso dosaggio e durata di trattamento, il rapporto costo-efficacia è estremamente variabile da indicazione ad indicazione; qualora invece si valutasse quale riduzione o aumento del costo dell’unità di vendita applicare in modo da generare – per ciascuna indicazione – un rapporto costo-efficacia determinato, le variazioni sarebbero estremamente significative, e variabili anche in funzione della molecola considerata, e in relazione a quale debba essere il rapporto costo-efficacia scelto come riferimento.

Take home message

In conclusione, sebbene alcuni Paesi stiano di fatto adottando un sistema di attribuzione del prezzo almeno parzialmente di tipo MIP, una sua adozione sistematica – per potere essere veramente efficace – richiederebbe il verificarsi di una serie di condizioni che attualmente sono lungi dall’essere implementate nei diversi Paesi europei, quali:

  1. una raccolta efficace dei dati relativi all’impiego del farmaco per le differenti indicazioni, con l’implementazione di database appositamente creati allo scopo, gestiti in modo coordinato sia a livello nazionale che regionale
  2. una definizione chiara e univoca del rapporto costo-efficacia desiderato per ciascuna indicazione
  3. la possibilità di stipulare accordi di fornitura flessibili, in funzione delle differenti indicazioni per cui il farmaco dovrà essere impiegato.

In definitiva, gli autori concludono, in base alla loro analisi, che il sistema di attribuzione del prezzo di un farmaco sulla base delle sue diverse indicazioni potrebbe rivelarsi efficiente, ma sono necessari significativi cambiamenti all’intero sistema di acquisto e monitoraggio per rendere concreta questa possibilità.

Articolo recensito
Multi-Indication Pricing: Nice in Theory but Can it Work in Practice? Pharmacoeconomics. 2018 Dec;36(12):1407-1420

Autori
Mestre-Ferrandiz J, Zozaya N, Alcalá B, Hidalgo-Vega Á.

Link Pubmed: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/30198061

Bibliografia

  • Danzon PM. Pharmacoeconomics. Differential Pricing of Pharmaceuticals: Theory, Evidence and Emerging Issues. 2018 Dec;36(12):1395-1405

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