Nefropatia Ig-AN, nuovi risultati positivi per iptacopan

A nove mesi dall’inizio della sperimentazione, i primi risultati sulla proteinuria sono decisamente buoni, tanto da far sperare i clinici.

Patologia rara, autoimmune e complemento mediata, la nefropatia Ig-AN determina l’accumulo di complessi di immunoglobuline IgA e IgG a livello dei glomeruli renali, con conseguente malfunzionamento che provoca ematuria e proteinuria, due elementi chiave per sollevare il dubbio diagnostico e procedere con esami approfonditi.

Nonostante il suo carattere di rarità, questa malattia rappresenta quasi il 20% di tutte le nefropatie glomerulari del bambino e del giovane adulto, che nel tempo spesso arrivano a sviluppare insufficienza renale cronica, necessitando di dialisi prima e un trapianto poi.

Campanello di allarme sono livelli di proteinuria che restano uguali o superiori a 1g/giorno, perché indica alta probabilità di arrivare all’insufficienza renale entro 10 anni. Il farmaco sperimentale iptacopan di Novartis, punta a inibire il fattore B, una proteasi essenziale per la via alternativa del complemento attiva nella nefropatia IgAN.

Coinvolto in diversi studi, ognuno incentrato su una patologia specifica complemento mediata, iptacopan ha di recente raggiunto l’endpoint primario dell’analisi ad interim pianificata al nono mese dello studio di fase III APPLAUSE-IgAN, dimostrando di essere superiore al placebo nel ridurre la proteinuria in pazienti con nefropatia IgAN e già sotto terapia di supporto.

APPLAUSE-IgAN

Multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo e a gruppi paralleli, APPLAUSE-IgAN coinvolge 470 pazienti con nefropatia IgAN primaria, già trattati dosi stabili di ACEis o ARBs. I partecipanti sono stati divisi in 2 gruppi: uno ha ricevuto 200 mg di Iptacopan 2 volte al giorno e l’altro un placebo. Periodo di studio, 2 anni.

La prima analisi, pianificata a 9 mesi dall’inizio della terapia, punta a valutare gli effetti del farmaco sulla proteinuria che, come detto, sono positivi e superiori a quelli del placebo. La proteinuria è stata calcolata come rapporto proteine urinarie/creatinina.

Spiega Antonio Pisani, professore di Nefrologia, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli: «i risultati clinici ottenuti dallo studio di fase III APPLAUSE-IgAN, a cui abbiamo partecipato come centro sperimentatore, aprono nuove prospettive di cura per i pazienti italiani affetti da nefropatia da immunoglobulina A.

Soprattutto perché si tratta di una patologia che, se non trattata con farmaci che intervengono sul meccanismo patogenetico, può causare complicanze estreme, come la progressione verso l’insufficienza renale terminale con la necessità di un trattamento sostitutivo con dialisi o trapianto.

Per le sue caratteristiche, tra cui la somministrazione per via orale, poter disporre nell’armamentario terapeutico di un’innovazione come Iptacopan rappresenterà, quindi, una risposta concreta a molti unmet needs dei nostri pazienti, migliorando la loro qualità di vita».
Alla fine dei due anni, verrà valutata la pendenza annualizzata della velocità di filtrazione glomerulare totale stimata (eGFR).

In altre patologie

Data la sua capacità di intervenire sul complemento, iptacopan è allo studio anche per altre patologie, in particolare l’emoglobinuria parossistica notturna (PNH), la glomerulopatia da C3 (C3G), la glomerulonefrite membranoproliferativa immunocomplessa (IC-MPGN) e la sindrome emolitico-uremica atipica (aHUS).

I risultati dimostrati durante gli studi di fase II hanno portato la FDA a riconoscergli la designazione di terapia innovativa per la C3G e di farmaco orfano per la PNH e la C3G.

Da parte sua, EMA ha concordato riconosciuto iptacopan come farmaco orfano per la PNH, la C3G e la IgAN, oltre che PRIME per la C3G.

(Lo studio: Rizk DV, Rovin BH, Zhang H, Kashihara N, Maes B, Trimarchi H, Perkovic V, Meier M, Kollins D, Papachristofi O, Charney A, Barratt J. Targeting the Alternative Complement Pathway With Iptacopan to Treat IgA Nephropathy: Design and Rationale of the APPLAUSE-IgAN Study. Kidney Int Rep. 2023 Feb 9;8(5):968-979. doi: 10.1016/j.ekir.2023.01.041. PMID: 37180505; PMCID: PMC10166738)