Si chiama lenacapavir e interferisce con il capside virale durante tutto il ciclo di vita, inibendo la replicazione del virus.
Il trattamento della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) ha visto notevoli miglioramenti negli ultimi anni, con l’individuazione di terapie antiretrovirali altamente efficaci (HAART).
Tuttavia, i percorsi terapeutici sono spesso rallentati dalla comparsa di multi-resistenze ai farmaci o dall’impossibilità del paziente di seguire regimi terapeutici complessi. Qualora non sia possibile trovare un regime retrovirale soppressivo alternativo del HIV, questi pazienti possono ora essere trattati con lenacapavir, il primo inibitore del capside virale messo in commercio da Gilead Sciences.
Il farmaco è stato autorizzato dalla Commissione Europea il 17 agosto 2022 ed è commercializzabile anche in Italia a partire dal 9 ottobre 2023. Rapida è arrivata anche l’autorizzazione alla rimborsabilità da parte di AIFA.
Metodo d’azione
Lenacapavir è il capostipite di una nuova famiglia di farmaci capaci di agire in modalità multistadio sul capside virale, intervenendo durante diverse fasi del ciclo del virus e, di fatto, inibendone la moltiplicazione. Disponibile per la somministrazione virale in compresse da 300 mg, e per la somministrazione via iniezione in fiale da 463,5 mg/1,5 ml, il farmaco deve essere assunto ogni 6 mesi.
Il percorso terapeutico prevede una iniziale fase di carico, attuata proprio con le compresse, cui fanno seguito somministrazioni sottocutanee semestrali. Più nel dettaglio, la fase di carico prevede l’assunzione di 2 compresse (600 mg) il giorno 1 e 2 di trattamento, seguita da un’altra compressa (300 mg) il giorno 8 e poi da una somministrazione sottocutanea il giorno 15 (927 mg). Lenacapavir non lavora da solo, ma si affianca ad altri retrovirali per ottenere una terapia completa.
Altri riconoscimenti
Lenacapavir ha ricevuto l’approvazione all’utilizzo in pazienti con HIV multiresistenti ai farmaci anche negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Canada. Il farmaco è già stato sottoposto a studi valutativi, chiaramente, e anche a una revisione sistematica della letteratura, che ne conferma l’efficacia.
La review sottolinea i risultati dello studio di fase III condotto sul farmaco, nel quale lenacapavir si è dimostrato superiore al placebo nel ridurre la carica virale nei pazienti trattati. Il principale evento avverso verificatosi in questo lavoro è una reazione al sito di iniezione, presente in oltre il 60% dei pazienti. Per l’efficacia a lungo termine del farmaco, così come per dati real world, occorre attendere qualche anno.
Incidenza del HIV
In Italia negli ultimi anni si è assistito a una riduzione del numero di nuovi casi di HIV, per tutte le forme di trasmissione. Nel 2021, come riportato dal Ministero della Salute, si sono avute 1770 nuove diagnosi, pari a una incidenza di 3 casi ogni 100.000 abitanti; la media europea, sempre nel 2021, era di 4,3 casi ogni 100.000 abitanti.
Le fasce d’età più colpite da una nuova diagnosi sono quella 30-39 anni, seguita da 25-29 anni: il dato è probabilmente determinato dalla via di trasmissione più comune che è quella sessuale.
In queste fasce d’età gli uomini sono più colpiti delle donne, con un rapporto di 3-4 a 1. Rispetto agli anni 80 del secolo scorso, quando l’AIDS giunse nei Paesi Occidentali, la mortalità è decisamente calata, pari a circa 500 casi l’anno.