Bisogni formativi in sanità: pubblicata la survey di SIFO

Emanuela Omodeo Salé, direttrice Farmacia Ospedaliera Istituto Europeo di Oncologia direttrice Farmacia Ospedaliera Centro Cardiologico Monzino Milano

Riprendiamo l’anno con la nostra rivista Farmacia Ospedaliera – che mi ha dato molte soddisfazioni da quando ho iniziato questa avventura da responsabile scientifico – parlando di “bisogni formativi” per i farmacisti ospedalieri.

Vestendo anche il cappello di responsabile scientifico della SIFO, tra i vari compiti delle società scientifiche c’è anche la programmazione e l’offerta di strumenti di formazione e aggiornamento costante ai propri soci. Proprio per questa ragione la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici effettua, da sempre, una survey annuale per chiedere ai propri soci quali siano le tematiche che vorrebbero approfondire nell’anno a venire e quali le modalità di erogazione più apprezzate.

L’indagine diventa quindi strumento per migliorare la qualità dell’offerta formativa, capace di rispondere ai reali bisogni ed esigenze della professione e di adempiere alla richiesta di Agenas di rilevazione e analisi dei fabbisogni formativi.

Dalla survey “Emerge una netta preferenza per la formazione a distanza asincrona. Tra i temi più richiesti, l’interesse verso il management e la sperimentazione gestionale, Linee Guida, Legislazione e Normative, Malattie Rare”.

Gli ambiti sentiti come più importanti in primis, l’Oncologia, le Malattie Rare, seguite da Infettivologia, Terapie avanzate, Farmacogenetica e Farmacogenomica, Farmacoepidemiologia, Farmacovigilanza e Dispositivo vigilanza, Galenica Clinica, Gas Medicinali, Sperimentazione Clinica, PNRR e Mission 6.

I soci SIFO preferiscono formazione asincrona e a distanza: indice di poco tempo?

Individuare i temi d’interesse è importante, ma altrettanto importante è capire quali sono le modalità di erogazione preferite, dato che sono quelle che permettono ai soci di seguire i corsi.

Non stupisce che più della metà dei partecipanti abbia indicato la formazione a distanza, che rende più semplice armonizzare l’aggiornamento continuo con il tempo dedicato al lavoro.

Una percezione confermata dal fatto che la modalità di formazione a distanza preferita sia quella asincrona, che permette al discente di decidere in autonomia quando e dove formarsi.

Purtroppo, il limite delle survey è che spesso non tutti rispondono. Quello che è certo, però, è che attraverso questa modalità si può raggiungere una fetta importante di colleghi che credo abbiano tutto l’interesse nel poter dire la loro.

La formazione è certamente importantissima per avere professionisti sempre più formati e sul pezzo, ma ancora più importante è dare voce ai diretti interessati affinché si possa costruire una modalità di formazione sempre più calata sulla necessità reale piuttosto che teorica.

Noi certamente, come rivista rivolta ai colleghi ospedalieri, prenderemo spunto da quanto è merso per contribuire con articoli che possano in qualche modo essere di supporto e propedeutici ai percorsi di formazione che SIFO renderà disponibili ai soci.

Da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano.