Il glaucoma, che in Italia colpisce circa 1,2 milioni di persone rappresentando la seconda causa di cecità, è oggi considerato una malattia neurodegenerativa, al pari del morbo di Alzheimer, del morbo di Parkinson e della sclerosi laterale amiotrofica.
A evidenziare la correlazione tra questa patologia oculare e il cervello sono, in particolare, due recenti studi: il primo condotto da ricercatori americani e spagnoli e pubblicato nel 2020 su Progress in Neurobiology, il secondo realizzato dal dipartimento di Oftalmologia del Doheny Eye Institute di Pasadena, in California, e pubblicato nel 2021 su Eye Brain.
Elevata pressione oculare, ma non solo
Tra le cause del glaucoma si annoverano, infatti, oltre a un’elevata pressione oculare, anche fattori vascolari, stress ossidativo, scarso metabolismo dei mitocondri, rilascio di sostanze tossiche. Tutti fattori che provocano la morte accelerata delle cellule ganglionari retiniche, con danno al nervo ottico e progressiva diminuzione del campo visivo.
«Si tratta, dunque, di una malattia multifattoriale, nella quale risultano alterate non solo le strutture oculari, ma anche quelle del sistema nervoso centrale», dichiara Matteo Sacchi, responsabile del Centro Glaucoma dell’Ospedale San Giuseppe di Milano.
Il coenzima Q10 aiuta il metabolismo mitocondriale
Di fronte a queste evidenze, l’approccio terapeutico è gradualmente mutato, includendo, oltre al controllo pressorio, anche la neuroprotezione dell’occhio.
Tra le principali molecole con funzione neuroprotettiva, si annovera il coenzima Q10, noto anche come ubiquinone.
«Quest’ultimo costituisce un possibile supporto nel contrastare i complessi meccanismi di danno neuronale», spiega Sacchi. «È, infatti, una molecola ad attività bioenergetica, un potente antiossidante in grado di mantenere la corretta funzione mitocondriale delle cellule ganglionari retiniche, rallentando così il processo di apoptosi».
Una revisione scientifica comparsa nel 2019 sulle pagine di Neural Regeneration Research, che ha preso in esame vari studi pubblicati tra il 2003 e il 2018, ha confermato i benefici dell’uso del coenzima Q10, sottolineando anche che i livelli della molecola nella retina diminuiscono con l’aumentare dell’età.
Citicolina contro il danno di membrana
Un’altra sostanza utile contro il glaucoma è la citicolina, che agisce sul danno di membrana e migliora la conduzione del segnale visivo.
«I suoi effetti neuroprotettivi sono mediati da vari meccanismi, come il mantenimento dei livelli di sfingomielina e cardiolipina, il ripristino dei livelli di fosfatidilcolina, l’aumento dell’attività di sintesi del glutatione, la riduzione della perossidazione lipidica e l’attenuazione del rilascio di acidi grassi liberi», prosegue l’oculista.
«Inoltre, la molecola aumenta i livelli di acetilcolina, dopamina, noradrenalina, serotonina in diverse aree del cervello e il rilascio di dopamina nella retina».
Sia il coenzima Q10 sia la citicolina sono disponibili sotto forma di collirio e in soluzione orale.
Paola Arosio