Una nuova molecola, da somministrare una volta la settimana per infusione, mostra un’efficacia e un profilo di sicurezza non inferiore alla più comune caspofungina.
Di norma il nostro sistema immunitario è in grado di tenere sotto controllo le infezioni da Candida ssp, tenendole localizzate. In situazioni di forte malnutrizione o immunocompromissione, però, questo fungo può diffondersi nell’organismo e instaurare infezioni pericolose: le candidosi invasive sono tra le cause principali di morte in pazienti immunocompromessi o in terapia antitumorale. Si stima un tasso di mortalità, in presenza di candidosi invasiva, di oltre il 40%.
Come i batteri, anche i funghi, e quindi Candida ssp, può sviluppare resistenza ai farmaci normalmente utilizzati per i trattamenti.
Di recente la Commissione Europea ha approvato la commercializzazione di un nuovo antifungino, risultato efficace nel contrastare le candidosi invasive negli adulti: si tratta di rezafungin (prodotto da Mundipharma).
Si tratta del primo nuovo farmaco per il trattamento di questa micosi in 15 anni. Tra i vantaggi della molecola, la possibilità di utilizzarla una sola volta la settimana, perché determina un’azione che dura nel tempo.
Rezafungin: meccanismo d’azione
Vediamo come funziona la nuova molecola: essa va a inibire in modo selettivo l’enzima 1,3-β-D-glucano sintasi, ottenendo la mancata produzione della molecola 1,3-β-D glucano da parte delle cellule di Candida e, dato che questo glucano è parte fondamentale della parete fungina, se ne ottiene la morte.
La decisione della Commissione Europea arriva in seguito al parere positivo emesso dal Comitato per i Medicinali per Uso Umano dell’EMA nell’ottobre 2023.
Designato farmaco orfano, il farmaco verrà commercializzato come polvere da 200 mg, per soluzioni concentrate da usare per l’infusione. Supportano la decisione di EMA e Commissione Europea i dati di due lavori: lo studio clinico pilota ReSTORE, di fase III, e lo studio clinico STRIVE, di fase II. Più di recente, nel novembre 2023, sono stati pubblicati su The Lancet Infectious Diseases anche i risultati di un lavoro di analisi dei dati congiunti di ReSTORE e STRIVE (doi: 10.1016/S1473-3099(23)00551-0).
I risultati degli studi approvativi
ReSTORE è uno studio multicentrico, in doppio cieco e randomizzato, che ha coinvolto 66 ospedali di terzo livello in 15 Paesi, erp un totale di 199 pazienti; STRIVE, invece, è uno studio multicentrico in goppio cieco e randomizzato condotto in 44 ospedali in 10 Paesi, per un totale di 183 pazienti.
L’Italia ha partecipato a entrambi i lavori. In entrambi gli studi, i pazienti affetti da candidemia sono stati trattati con 400 mg a settimana di rezafungin, mentre quelli con candidosi invasiva con 200 mg la settimana. Il gruppo di controllo ha ricevuto rispettivamente 70 mg e 70 mg di caspofungin al giorno.
Endopoint primario dello studio ReSTORE è la “cura globale” a 14 giorni dall’inizio del trattamento, raggiunta dal 59% dei pazienti del gruppo studio e dal 61% di quello di controllo, il che sottolinea la non inferiorità del trattamento con il nuovo farmaco. Il lavoro congiunto valuta invece la mortalità a 30 giorni per tutte le cause e la risposta micologica dei pazienti.
Il primo punto trova esiti uguali nei due gruppi, quello trattato con rezafungin e quello con caspofungin, pari al 19%. Per quanto riguarda invece la eradicazione dell’infezione al quinto giorno, questa è stata raggiunta nel 73% dei pazienti del gruppo studio contro il 65% di quello di controllo. I profili di sicurezza dei due farmaci sono simili.