La sospensione orale del farmaco clobazam, unica a oggi disponibile per il trattamento dell’epilessia, ha ricevuto la rimborsabilità da parte di AIFA in classe A come trattamento aggiuntivo per l’epilessia farmaco-resistente in adulti e bambini, a partire da un mese di vita.
Nonostante i molti progressi compiuti nella gestione delle persone con epilessia, circa uno su tre continua a presentare crisi refrattarie a combinazioni multiple di farmaci antiepilettici. Il mancato controllo delle crisi determina outcome fortemente negativi per i pazienti, sia dal punto di vista clinico sia della qualità di vita.
Da oggi rimborsabile in Italia la sospensione orale di clobazam di Ethypharm. Il trattamento, unica sospensione orale a oggi disponibile per il trattamento dell’epilessia, ha ricevuto la rimborsabilità in classe A dell’Agenzia italiana del Farmaco, AIFA come trattamento aggiuntivo per epilessia farmaco resistente in adulti e bambini, a partire da un mese di vita.
Epilessia o epilessie: forme e picchi di incidenza
Tra le malattie neurologiche l’epilessia figura tra quelle maggiormente diffuse, con una prevalenza di circa l’1%, il che implica che ne siano colpiti circa 600 mila italiani.
«Si osservano due picchi di incidenza: il primo in età prescolare e il secondo, in crescita considerato anche l’aumento dell’età media della popolazione, negli anziani e grandi anziani.
Alla base delle crisi possono esserci molte cause, tanto che sarebbe più appropriato parlare di epilessie piuttosto che di epilessia.
Il tipo di epilessia influenza la scelta della terapia farmacologica, ma oggi, oltre a questo, è sempre più importante tenere in considerazione anche altri fattori come l’età, il genere, la presenza di altre malattie e quindi l’uso di altri farmaci che possono interagire con i trattamenti.
Tra questi, l’età è particolarmente importante. Per esempio, bisogna considerare che i bambini possono avere difficoltà a deglutire le compresse e, soprattutto per loro, è necessario scegliere un farmaco, oltre che efficace, anche in grado di non interferire con lo sviluppo cognitivo», ha chiarito Laura Tassi, Presidente della Lega Italiana Contro l’Epilessia, LICE.
Il trattamento delle epilessie di età pediatrica
La gestione e il trattamento delle epilessie di età pediatrica risulta particolarmente sfidante: da una parte per l’eterogeneità di forme a esordio infantile, dall’altra per l’esiguità dei trattamenti disponibili, pochi dei quali approvati per la popolazione pediatrica e di facile somministrazione per questo target.
Il clobazam sospensione orale è quindi ad oggi l’unica formulazione disponibile in Italia indicata a partire da un mese di età in tutti i tipi di crisi epilettiche, laddove i trattamenti standard siano risultati inefficaci.
Clobazam, i vantaggi della soluzione orale
Il clobazam rappresenta una delle benzodiazepine maggiormente prescritte per il trattamento delle epilessie farmaco-resistenti. Grazie alla sospensione orale – ora rimborsabile – diventa una formulazione a misura di bambino.
«Rispetto alle forme in compresse o capsule, è facilmente assimilabile rendendola appropriata ai più piccoli e, in generale, a tutti quei pazienti con difficoltà a deglutire», ha dichiarato Pasquale Striano, direttore dell’Unità Operativa di Neurologia Pediatrica e Malattie Muscolari, Irccs Istituto Gaslini e professore di Pediatria presso il Dipartimento di Neuroscienze, Riabilitazione, Oftalmologia, Genetica e Scienze Materno-Infantili (DINOGMI) dell’Università di Genova.
«Un altro aspetto clinico rilevante è la possibilità di modulare in modo più graduale e accurato il dosaggio permettendo di somministrare piccole dosi di clobazam.
Anche questa caratteristica permette da un lato di poter somministrare il farmaco ai pazienti pediatrici, che richiedono generalmente dosi più basse, e dall’altro di poter procedere con una titolazione del dosaggio molto più graduale, che possa limitare la potenziale interazione con gli altri farmaci e minimizzare eventuali eventi avversi».