Dalla ristrutturazione Aifa all’accesso ai farmaci, nuovi scenari

Accesso all’innovazione e risposte ai nuovi bisogni di salute in uno scenario post pandemico che ha evidenziato importanti direttrici di evoluzione e cambiamento – in termini di farmaci innovativi, terapie targettizzate, ma anche di nuove tecnologie e digitale, inteso come strumento atto a garantire equo accesso alle cure, sono stati i temi al centro della Midsummer School di Motore Sanità, ospitata a Roma lo scorso 18 luglio.

L’evento ha ricevuto il contributo non condizionante di PMI Science Philip Morris International e Angelini Pharma e il patrocinio di numerose società scientifiche e realtà del mondo dell’associazionismo.

Per innovare, ristrutturare Aifa

Per parlare di innovazione occorre partire da una ristrutturazione dell’Aifa, che si troverà sempre più a dover fronteggiare temi cardine come la genetica molecolare, le target therapy, i farmaci agnostici, dovendo accelerare l’entrata dei farmaci innovativi nel nostro Paese.

«Nello stesso tempo è importante pensare a una nuova filiera di politica industriale in Italia per quanto riguarda la salute nel suo complesso, tenendo conto che comperiamo più di 55 miliardi di farmaci e dispositivi utili al SSN e dipendiamo completamente dall’estero.

Io credo che, così come ha fatto la Germania, sia necessario attivare una collaborazione tra pubblico e privato per sviluppare ancora di più la ricerca nel nostro Paese e in parte anche la produzione di quello che serve per il mondo della salute», ha chiarito Claudio Zanon, direttore scientifico di Motore Sanità.

Nel processo di innovazione non va dimenticata l’importanza dei nuovi strumenti offerti dalla tecnologia e dal digitale che, da una parte possono rendere più efficiente il sistema riducendo le liste d’attesa ospedaliere e trattando il paziente a domicilio ove possibile e dall’altra possono garantire maggiore equità di accesso alle cure e quindi colmare quei gap ad oggi esistenti tra le diverse aree del Paese.

Garantire accesso ai farmaci

«Riorganizzare il sistema sanitario vuol dire dare un vero servizio, ma necessita il coinvolgimento di chi vive direttamente la patologia», ha rimarcato Silvia Tonolo, presidente dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici, ricordando che i pazienti reumatologici sono bene informati sul tema dell’accesso ai farmaci e che Anmar ha partecipato alla stesura di Piani Diagnostico-Terapeutici Assistenziali e del Piano Nazionale Cronicità ma anche di mozioni, come l’ultima approvata a marzo 2022 che prevede 12 punti che, partendo da un tavolo nazionale sulle patologie reumatologiche, possa essere di aiuto alla riorganizzazione della sanità per velocizzare diagnosi, accesso e gestione.

«Anmar sta cercando di mettere in comunicazione e sinergia tutti gli attori del sistema – farmacista dei servizi, medico di medicina generale, specialisti, farmacisti ospedalieri – per il bene del paziente e rendere sostenibile il servizio sanitario».

Tonolo ha, infine, evidenziato quanto sia grave parlare di budget senza considerare i costi indiretti legati alle patologie che, nel caso di quelle reumatologiche, «colpiscono indistintamente a qualsiasi età e anche in età lavorativa con perdita di produttività se non diagnosticate precocemente e curate in maniera adeguata».