Non è un segreto che per restare attrattiva in ambito di ricerca farmaceutica l’Italia dovrebbe snellire le procedure burocratiche che stanno dietro all’avvio degli studi, che siano di ricerca primaria o clinici.
Questo è proprio uno degli obiettivi di Novo Nordisk, multinazionale fondata nel 1923 in Danimarca, che ha deciso di rinforzare il suo legame con il nostro Paese scegliendo proprio la filiale italiana, Novo Nordisk Italia, come sede del proprio Clinical Development Center (CDC) che sarà collocato all’interno della divisione Clinical Medical & Regulatory. Si tratta di una struttura che garantisce un’efficace collaborazione interdipartimentale e un supporto a 360° per i medici sperimentatori nella ricerca clinica.
I vantaggi offerti dal nuovo Hub italiano
Con l’avvio di questo CDC l’Italia si unisce agli altri 24 Paesi nel mondo con hub di ricerca dedicato a tematiche come diabete, obesità e malattie rare, malattie cardiovascolari e croniche, Alzheimer e steatoepatite associata a disfunzione metabolica (Mash). Nel prossimo triennio, 2024-26, il CDC prevede di coinvolgere complessivamente più di 2.500 pazienti.
Spiega Amale Chalfoun, Clinical, Medical and Regulatory Director di Novo Nordisk Italia: «l’Italia riveste un ruolo strategico come Paese nella visione di Novo Nordisk a livello globale. L’apertura di questo nuovo hub è una delle testimonianze concrete che ci permetterà di rispondere a quelli che sono le necessità nelle aree terapeutiche nelle quali siamo presenti.
Tutto ciò significa offrire ai pazienti la possibilità di accedere a nuove terapie, contribuire allo sviluppo delle capacità dei Centri con i quali lavoreremo in partnership e continuare a portare avanti la nostra mission: guidare il cambiamento per sconfiggere le malattie croniche che sono tra le sfide sanitarie più urgenti».
Snellire i processi regolatori
Come accennato poco sopra, la multinazionale intende anche supportare il cambiamento verso una gestione regolatoria più snella ed economica, così da facilitare l’avvio di clinical trial e l’eventuale immissione in commercio di nuovi farmaci efficaci.
Gli studi clinici, inoltre, garantiscono ai malati la possibilità di avere alternative di cura e consentono ai medici che vi partecipano di dimostrare le proprie capacità e acquisirne di nuove. Novo Nordisk supporta, quindi, il progetto “CARE” – Clinical Advancement and Research Excellence, il cui obiettivo è individuare soluzioni che permettano di snellire i processi regolatori per l’avvio di studi clinici, per poi farne oggetto di un documento di consensus da condividere con politici, istituzioni e ambiti scientifici.
Conclude Drago Vuina, General Manager & Corporate Vice President di Novo Nordisk Italia: «siamo orgogliosi che l’Italia continui a essere strategica nella visione di Novo Nordisk a livello globale e che grazie a questo hub possa contribuire concretamente a risolvere i bisogni clinici dei pazienti, sviluppando nuove soluzioni terapeutiche.
Novo Nordisk è un’azienda in continua crescita e l’Italia rappresenta un Paese chiave; gli ultimi investimenti e iniziative lo dimostrano. Nell’ambito della ricerca clinica, e non solo, auspichiamo che il dialogo con le Istituzioni sia sempre più aperto affinché l’Italia rivesta un ruolo sempre più centrale. Vogliamo offrire tutto il nostro contributo ed esperienza per rendere l’Italia ancora più attrattiva e competitiva nello scenario globale in questo settore».