Molti i vantaggi di questa collaborazione, per entrambi i fronti: Chiesi entra in uno dei network d’innovazione sanitaria più importante, mentre EIT potrà favorire lo sviluppo dell’ecosistema di start-up nostrano.
Mentre i sistemi sanitari nazionali si concentrano sull’individuare strategie per migliorare la vita e la salute dei propri cittadini, l’Unione Europea fa lo stesso per supportare un allungamento di vita sana nei cittadini europei e lo fa supportando progetti di ricerca e attraverso organi specifici. Tra questi c’è anche l’Istituto Europeo di Innovazione e Tecnologia (EIT) che, tra l’altro, coordina la rete di innovatori sanitari EIT Health, che si occupa di promuovere, finanziare e facilitare la ricerca europea.
Negli anni la rete è riuscita a catalizzare l’avviamento di oltre 2500 start-up e scale-up, supportandole in primis nell’attrazione di investimenti e ottenendo il lancio di 113 soluzioni sanitarie sul mercato. In tutto, grazie alla rete, si sono formati 49 mila tra studenti e professori.
Da qualche tempo anche il Gruppo Chiesi è entrato a far parte della rete, affiancandosi ai 120 partner già presenti, dove rivestirà il ruolo di partner industriale. Questa, infatti, è la sua forza! Grazie a questa alleanza il Gruppo ha accesso a uno dei più ampi network di ricerca e sviluppo europei e a nuove opportunità di investimento per ampliare ulteriormente il proprio portfolio.
L’apporto di Chiesi alla rete
Grazie alla propria esperienza in ricerca e sviluppo farmaceutico, ciò che il Gruppo Chiesi può apportare alla EIT Health è senza dubbio un approccio poliedrico, importante qualora si vogliano individuare nuove strategie sanitarie.
Chiesi porta con sé il desiderio di utilizzare un approccio olistico al percorso terapeutico dei pazienti, per migliorarne l’outcome clinico ma anche la qualità di vita: a tal fine, il Gruppo Internazionale, al momento attivo in 31 Paesi, condividerà la propria esperienza nelle soluzioni digitali integrate, viste come strumento per facilitare i monitoraggi a distanza e favorire anche la compliance dei pazienti alle terapie.
Inoltre, l’esperienza del Gruppo potrà portare alla rete una prospettiva globale e un avviato network di collaborazione. Fabrizio Conicella, Head of Center of Open Innovation Competence di Chiesi, spiega: «siamo entusiasti di collaborare con EIT Health e il suo cluster locale InnoStars e di rafforzare i nostri legami all’interno dell’ecosistema europeo dell’innovazione.
Questa partnership ci spinge a sfruttare la nostra profonda esperienza nel settore farmaceutico, nella salute digitale e nell’open innovation, ponendo le basi per progressi significativi nell’assistenza sanitaria sostenibile.
Insieme, immaginiamo soluzioni pionieristiche che rispondano alle esigenze in continua evoluzione dei pazienti e dei sistemi sanitari, promuovendo un futuro più in salute per tutti».
L’apporto della rete a Chiesi
In ogni collaborazione si offre qualcosa e si prende qualcosa d’altro. L’ingresso nella rete EIT Health consente a Chiesi di entrare in collaborazione con oltre 120 istituzioni tra aziende e università europee, come l’Università della Sorbona, Karolinska Institute, GE Healthcare e Philips.
Questa collaborazione potrebbe portare vantaggi anche all’ecosistema delle start-up italiane, tra i più promettenti in ambito europeo, favorendo l’innovazione sanitaria anche nel nostro Paese.
Chiara Maiorino, Ecosystem Lead per l’Italia di EIT Health InnoStars, accoglie con queste parole il Gruppo Chiesi: «siamo entusiasti di dare il benvenuto a Chiesi nel network EIT Health. Nell’ambito di questa collaborazione, lavoriamo per una visione condivisa di miglioramento dell’assistenza sanitaria in Italia e in Europa attraverso l’innovazione, con l’obiettivo finale di avere un impatto positivo significativo sulla società. Non vediamo l’ora di vedere i risultati fruttuosi della nostra nuova partnership».