Il Gruppo Chiesi ha partecipato al congresso ERS 2024, evento annuale di riferimento per i professionisti della medicina respiratoria svoltosi a Vienna nei giorni scorsi. In questo scenario Chiesi ha presentato le proprie innovazioni nel campo delle malattie respiratorie, con particolare attenzione ad asma e BPCO, oltre a contribuire alla riflessione sulla sostenibilità ambientale grazie al progetto Carbon Minimal Inhaler.
Centralità del paziente e nuove prospettive cliniche
In linea con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita delle persone affette da patologie respiratorie, Chiesi ha sponsorizzato due simposi incentrati sul paziente. Esperti del settore hanno proposto approfondimenti scientifici sui trattamenti per l’asma e la BPCO, mettendo in luce l’importanza del coinvolgimento dei pazienti nella gestione delle malattie croniche.
Un aspetto chiave che è stato discusso al congresso riguarda lo studio clinico TANGO, che esplora l’uso di antinfiammatori non steroidei per via inalatoria. Questo studio ha rappresentato un’importante opportunità per comprendere il parere dei pazienti riguardo la decentralizzazione degli studi clinici.
Chiesi ha condotto una ricerca qualitativa su pazienti asmatici in quattro Paesi, i cui risultati dimostrano come, quando opportunamente spiegati, i protocolli decentralizzati siano accolti favorevolmente e percepiti come strumenti per ridurre il carico sui pazienti e aumentare l’accessibilità agli studi.
Il 10 settembre sono stati presentati i dettagli di questa ricerca con il poster “Patient insight into decentralization of a clinical trial in asthma (TANGO)”, che ha sottolineato i risultati del coinvolgimento dei pazienti nell’evoluzione degli studi clinici.
Progetto Carbon Minimal Inhaler e sostenibilità ambientale
Il contributo di Chiesi al Congresso ERS si è concentrato anche sul legame tra cambiamento climatico e salute respiratoria. Nel quadro del progetto Carbon Minimal Inhaler, l’azienda sta lavorando per ridurre le emissioni di gas serra dei propri dispositivi medici, mantenendo alta l’efficacia dei trattamenti, con l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette entro il 2035.
Chiesi ha già completato due studi clinici a breve termine che valutano la sicurezza di un nuovo propellente a basso impatto ambientale, l’HFC 152a, destinato a sostituire l’attuale HFC 134a.
I risultati preliminari mostrano prestazioni simili tra le nuove formulazioni e quelle attuali, confermando così la fattibilità della transizione verso inalatori più sostenibili.
Il 10 settembre, Chiesi ha presentato un altro poster, “Sustaining treatment for asthma and COPD patients while minimizing carbon footprint: effect of HFA-152a and HFA-134a on normal lung mucociliary clearance”, approfondendo l’efficacia delle nuove tecnologie utilizzate per trattare l’asma e la BPCO riducendo l’impatto ambientale.
Collaborazione internazionale e sensibilizzazione
Oltre agli studi clinici, Chiesi continua a collaborare con l’International Respiratory Coalition (IRC) per sostenere l’implementazione delle migliori pratiche a livello globale. Al Congresso ERS, l’IRC ha ospitato una sessione speciale dedicata ai contributi dei team clinici nella gestione delle malattie respiratorie.
Un altro aspetto centrale della partecipazione di Chiesi all’evento viennese è stata la campagna di sensibilizzazione su asma e BPCO. Attraverso racconti di vita reale dei pazienti, Chiesi s’impegna a sensibilizzare il pubblico e gli operatori sanitari sull’impatto di queste malattie e a promuovere una maggiore comprensione ed empatia.