Riconosciuti in Europa come prodotti medicinali a tutti gli effetti nel 1989, e nel 1991 in Italia, i radiofarmaci si sono evoluti nel tempo, rappresentando oggi una delle componenti più innovative di tutto il comparto sanitario.

Proprio alla Radiofarmacia la Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro ha di recente dedicato una Winter School, patrocinata dalla SIFO.

Arturo Cavaliere, presidente SIFO, ha dichiarato che la Società che coordina è «molto attenta all’evoluzione del mondo del farmaco e la radiofarmacia può rappresentare sempre più una tra le opzioni terapeutiche avanzate nell’ambito delle cure personalizzate. In questo ambito il farmacista può essere un valido interlocutore strategico e di supporto al medico di medicina nucleare che resta la punta di diamante del team multidisciplinare». 

Scopo del corso

Attualmente i farmacisti ospealieri specializzati in radiofarmaco sono ancora pochi e poco presenti nelle realtà ospedaliere italiane, ma quasta figura può senza dubbo aspirare a espandersi. Lo scopo del corso è stato da una parte ampliare le conoscenze teoriche e pratiche dei partecipanti sulla Radiofarmacia, supportando così lo sviluppo di cultura e metodologie applicative che facilitino l’implementazione della figura professionale, e dall’altra capire quali sono le frontiere della Radiofarmacia stessa e quali contributi può dare alla personalizzazione delle cure.

Per raggiungere gli obiettivi preposti, il corso di cinque giornate è iniziato con una giornata di teoria seguita da giornate di sessioni pratiche. «Questo approccio – assicura Marcello Leopoldo, tra i responsabili scientifici del corso – ha permesso di fissare meglio i concetti e di assimilarli alla luce di esperienze pratiche. Gli aspetti culturali che riguardano la radiofarmacia sono infatti poco trattati nei corsi in Farmacia e in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, in quanto toccano aspetti avanzati della professione».

Risultati raggiunti

Sono stati 35 gli specializzandi in Farmacia Ospedaliera a partecipare alla settimana di corso e «tutti hanno manifestato forte interesse e motivazione sin da subito verso l’argomento. Lo dimostrano sia le numerose domande di iscrizione pervenute anche da altre SSFO nazionali, sia l’attenzione e il coinvolgimento con cui sono state seguite tutte le attività. Da ultimo è stata davvero significativa la partecipazione attiva ai dibattiti, la proposta di spunti di discussione e l’instaurazione di dialoghi concreti con i relatori», spiega Anna Sara Convertino, specializzando a Bari e parte della segreteria organizzativa.

Conferma la soddisfazione anche Domenico Tricarico, Direttore della Scuola di Specializzazione in Farmacia Ospedaliera dell’Università di Bari, che sottolinea che «il progetto formativo ha raggiunto risultati soddisfacenti, soprattutto alla luce del fatto che si è trattata di una prima edizione. Sulla base delle risposte fornite al questionario conclusivo, possiamo dire che il corso ha fornito consapevolezza agli specializzandi di una realtà professionale possibile per coloro che intendono perseguirla. Ritengo che per esprimere al meglio le potenzialità già percepite, la Winter School debba essere implementata nel tempo per raggiungere obiettivi in linea con le qualifiche richieste nei reparti di medicina nucleare e in radiofarmacia a livello nazionale».

Dato l’esito positivo di questa esperienza non resta che sperare che ve ne siano altre. La Radiofarmacia, assicurano da SIFO, si integra con naturalezza nella Medicina Nucleare degli ospedali, ovviamente con il rispetto delle reciproche competenze e apertura alla collaborazione.