Biobanca dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII intitolata a Giorgio Angeletti

Da sinistra: Paolo Aldo Carla Angeletti, Maria Beatrice Stasi, Andrea Gianatti, Fabio Pezzoli, Marco Arosio, Giulia Ghirardi, Nicola Bianchi

La cerimonia di intitolazione della Biobanca a Giorgio Angeletti, medico e imprenditore bergamasco, titolare  del Laboratorio Farmacologico S.A.L.F. fondato nel 1921, si è tenuta martedì 19 dicembre.
S.A.L.F. Spa ha sponsorizzato un progetto dell’ASST Papa Giovanni XXIII che punta a implementare in ospedale l’uso della Next Generation Sequencing (NGS). 

La targa con la nuova intitolazione della Biobanca è stata posta all’ingresso della struttura in cui sono crioconservati i campioni biologici, nei sotterranei dell’ospedale.

Insieme al direttore generale Maria Beatrice Stasi, al direttore sanitario Fabio Pezzoli, ad Andrea Gianatti, direttore di Anatomia Patologica e direttore del Dipartimento Medicina di Laboratorio, e a Marco Arosio, responsabile della Biobanca, la targa è stata svelata da Aldo Angeletti, ad di S.A.L.F. Spa, con il fratello Paolo e la sorella Carla, consiglieri delegati. Presenti anche altri componenti della famiglia Angeletti, giunta ora alla quarta generazione nella guida del laboratorio farmaceutico.

La cerimonia di intitolazione è stata l’occasione per presentare il progetto dal titolo “La medicina di precisione in oncologia: caratterizzazione molecolare dei tumori solidi per la terapia personalizzata”. Il progetto permetterà il progressivo passaggio alla diagnostica NGS, basata sulla biologia molecolare avanzata per i pazienti affetti da patologia tumorale e si avvarrà proprio dello sviluppo strutturale e organizzativo della stessa Biobanca che rappresenterà il necessario supporto per la crioconservazione dei prelievi biologici. 

Il progetto, per un finanziamento complessivo di 290.000 € messi a disposizione da S.A.L.F., è già stato avviato. Due giovani ricercatori, Giulia Ghirardi e Nicola Bianchi sono stati selezionati per l’assegnazione di due borse di studio, sempre dedicate a Giorgio Angeletti, per l’avvio dell’attività necessaria a introdurre la tecnologia NGS. Con l’aiuto dei due borsisti, sono in fase di revisione i percorsi per la diagnostica nelle sospette patologie tumorali. Saranno inoltre introdotte le procedure per la preparazione dei campioni e quelle per lo stoccaggio.

Una seconda fase del progetto riguarda l’infrastruttura. Sarà acquisita la strumentazione per la preparazione e lo stoccaggio dei campioni biologici, una volta sequenziati da uno strumento già presente in Ospedale. Per aumentare ulteriormente le capacità di stoccaggio dei campioni biologici – in aggiunta agli oltre 200mila campioni già presenti e potenzialmente idonei per essere processati con la nuova tecnologia NGS – è stata individuata un’area dell’Ospedale dove sorgerà una seconda sezione della Biobanca Giorgio Angeletti. I locali dovranno essere adattati per rispondere ai requisiti di sicurezza per la corretta crioconservazione dei futuri prelievi.