Nel 2023 la filiale italiana dell’azienda biofarmaceutica anglo-svedese AstraZeneca ha superato i 1100 dipendenti, 350 dei quali operano presso il Milano Innovation District (MIND). Maria Angela Lentini, direttore Risorse Umane di AstraZeneca Italia, spiega che l’azienda «si impegna da anni nell’attuazione di politiche di welfare all’avanguardia, a promuovere la flessibilità in un’ottica di leadership inclusiva e sostenere il talento a 360 gradi.
Per noi la centralità delle persone è una realtà tangibile. Lo scorso anno abbiamo investito notevolmente nella creazione di iniziative nazionali e internazionali volte ad accelerare la crescita e lo sviluppo personale e professionale dei nostri colleghi, attuando al contempo una politica volta a porre il well-being al centro delle nostre scelte, sulla base di un ascolto attivo delle persone». Come risultato di questa politica, la sede ha ottenuto per 10 anni di fila la Certificazione “Top Employer”, l’ultima nel 2024.
«Siamo orgogliosi di aver ricevuto anche quest’anno la certificazione Top Employer, che conferma il nostro impegno nell’assicurare il benessere dei colleghi e un ambiente di lavoro stimolante e produttivo. Il percorso intrapreso da diversi anni ha come obiettivo il rafforzamento del nostro sistema di welfare per modellare una cultura orientata allo sviluppo delle persone, all’inclusione e valorizzazione delle diversità e all’apprendimento continuo», dichiara Claudio Longo, Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia.
Caratteristiche della certificazione e azioni di AstraZeneca Italia
Per ottenere la Certificazione “Top Employer” occorre soddisfare gli standard elevati della HR Best Practices Survey, incentrata su 20 diverse tematiche, come People Strategy, Work Environment, Talent Acquisition, Learning & Development, Diversity, Equity & Inclusion, Well-being. Vediamo alcune delle azioni dell’azienda che hanno permesso di ottenere la Certificazione.
Innanzitutto, l’attenzione all’equità di genere: più del 50% dei dipendenti sono donne, anche a livello manageriale. Sempre in questo ambito, si lavora per azzerare il divario retributivo tra uomini e donne: AstraZeneca ha, per esempio, partecipato alla fondazione di Valore D, associazione di imprese che promuove proprio l’equilibrio di genere e l’inclusività.
Va in questa direzione anche l’attenzione all’equilibrio “lavoro-vita privata”, portata avanti con una strategia di benessere a 360 gradi che tocca l’aspetto sociale, psico-fisico ed economico per i dipendenti e per le loro famiglie. Viene, inoltre, garantito un approccio equo a tutte le figure genitoriali. Altro aspetto da sottolineare, l’attenzione alle politiche giovanili, che portano oltre 200 dipendenti a tempo indeterminato ad avere meno di 35 anni. Ultimo, ma non per importanza, la possibilità di crescere continuamente anche dal punto di vista professionale.
Offerta formativa a 360°
Tra le possibilità formative messe in campo dall’azienda vi sono anche tematiche relative alle competenze umane e sociali: ecco, quindi, che i people manager hanno potuto seguire un corso sull’intelligenza emotiva.
Contemporaneamente, l’azienda ha attivato una serie di programmi per la crescita professionale basati sul “imparare facendo”, come i “Development Without Borders” e i “Development In Borders”, che includono anche esperienze a livello internazionale. Fanno parte delle proposte formative anche i percorsi di alternanza scuola-lavoro che consentono ai giovani di acquisire competenze necessarie per entrare, una volta finiti gli studi, nel mercato del lavoro.
Attenzione alla sostenibilità ambientale
Altro aspetto a cuore all’azienda è la sostenibilità ambientale, vissuta anche come leva strategica di sviluppo dell’innovazione e crescita: per esempio, da un paio d’anni c’è l’impegno a sostituire l’intero parco macchine con macchine elettriche di ultima generazione, obiettivo che AstraZeneca si pone di raggiungere entro il 2025.