Artrosi di ginocchio: corticosteroidi o tessuto adiposo microframmentato?

L’artrosi di ginocchio è tra le prime cause di disabilità nel mondo. Con numeri in costante aumento, è anche la forma di artrosi più difficile da risolvere con l’intervento chirurgico, avendo un tasso di insuccesso intorno al 20%.

Cresce, inoltre, il numero di pazienti affetti da gonartrosi ma non idonei all’intervento. Trovare soluzioni terapeutiche che rallentino la progressione della patologia e ne riducano la sintomatologia è quantomai importante.

Tra i trattamenti già in uso ci sono, per esempio, le infiltrazioni: di norma si parte da quelle con corticosteroidi, acido ialuronico o soluzione salina, per arrivare, nei casi più tenaci, a cellule mesenchimali o sangue arricchito di piastrine. C’è un altro preparato sotto la lente di ingrandimento della scienza medica, ovvero il tessuto adiposo microframmentato.

A questo trattamento sono dedicati due studi randomizzati condotti negli Stati Uniti per ottenere l’autorizzazione al commercio da parte della Food and Drig Administration: “IDE ARISE I” che intende confrontare gli effetti dell’infiltrazione con tessuto adiposo microframmentato con quelli dall’infiltrazione con corticosteroidi, e “IDE ARISE II”, che invece effettuerà il confronto con la soluzione salina.

Il trattamento con Lipogems

Il trattamento che verrà studiato è ideato da una società italiana dedicata alla medicina rigenerativa, Lipogems International, e si basa sulla microframmentazione del tessuto adiposo a opera di un dispositivo medico certificato che effettua il prelievo del tessuto, per poi processarlo.

La microframmentazione riproduce ciò che accade nel corpo in seguito a una lesione e va quindi ad attivare i naturali processi di riparazione dei tessuti, in particolare attivando la trasformazione del pericita in cellula mesenchimale.

Il prodotto ottenuto è idoneo a innesto autologo ed è privo di sostanze oleose e residui ematici ad azione pro-infiammatoria. Al momento Lipogems International ha completato l’arruolamento dei pazienti, in tutto 173, afferenti a 20 centri ortopedici di primaria importanza negli States: tutti sono andati incontro a lipoaspirazione prima e infiltrazione poi, metà con tessuto adiposo microframmentato e metà con corticosteroidi.

Ci vorranno 12 mesi dall’infiltrazione per valutare gli effetti del preparato e confrontarli con quelli dei corticosteroidi: gli esiti arriveranno per il 2025. Nel frattempo, è stato avviato il reclutamento per “ADI ARISE II”. 

L’importanza dell’autorizzazione FDA per la diffusione nel mondo

Spiega Giorgio Ninzoli, amministratore delegato di Lipogems International: “il completamento di questo importante studio, rappresenta un ulteriore fondamentale passo per ottenere il rimborso negli Stati Uniti. Tale risultato farà crescere l’utilizzo di Lipogems anche in altri paesi, compresa l’Italia, dove Lipogems sta attuando un percorso presso gli organi regionali e nazionali al fine di ottenere il riconoscimento della terapia ortobiologica e quindi la sua prescrizione in specifici ambiti terapeutici.

Il numero di pazienti che non è pronto o non è idoneo a sottoporsi a un intervento di artroplastica totale di ginocchio (TKA) sta crescendo in modo esponenziale e per questi pazienti, purtroppo, oltre alla terapia chirurgica, in questo momento non ci sono molte valide opzioni approvate dai vari organi regolatori.

Il successo di questi studi dimostrerà che Lipogems è un’opzione sicura ed efficace per trattare questa patologia debilitante o ritardare la necessità di intervenire chirurgicamente sul ginocchio”.

Sempre più realtà si stanno concentrando sull’ortobiologia per dare risposte terapeutiche a patologie degenerative, supportati dall’idea che le naturali capacità di guarigione del corpo possano essere stimolate e favorire un riequilibrio.

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