Tumore del pancreas, il Gemelli avvia lo studio Nab-PIPAC

Soggetti di età compresa tra i 50 e gli 80 anni, soprattutto se fumatori, obesi e magari con una resistenza all’insulina o un diabete di tipo 2 sono a rischio di sviluppare un tumore del pancreas, patologia oncologica ancora oggi caratterizzata da elevata mortalità sia per la sua aggressività che per la carenza di possibilità terapeutiche. A questo tumore è dedicato lo studio sperimentale di fase 2 Nab-PIPAC, in partenza presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma: obiettivo, verificare l’efficacia della somministrazione del farmaco Nab-paclitaxel per via intraperitoneale sulle metastasi peritoneali di questo tumore.

In questo studio il farmaco viene somministrato tramite un aerosol pressurizzato, detto PIPAC (Chemioterapia Intraperitoneale Aerosol Pressurizzata), utilizzando la laparoscopia endoscopica, con un trattamento che si può definire mininvasivo e a basso rischio di complicanze, il che consente di proseguire anche con il trattamento chemioterapico. E in effetti, i pazienti coinvolti nello studio potranno proseguire con il proprio piano chemioterapico con Nab-paclitaxel e gemcitabina, associandovi anche 3 sessioni di PIPAC in 6-7 mesi. La procedura parenterale richiede una breve ospedalizzazione e un’anestesia generale, con tempi di somministrazione di circa un’ora e mezza.

Gli autori verificheranno l’impatto del trattamento sul carcinoma e sulla sopravvivenza, non dimenticandosi ovviamente di valutarne anche la sicurezza per il paziente. In tutto saranno coinvolti 38 pazienti, reclutati lungo lo stivale. Durante le sedute di PIPAC verranno prelevati frammenti di tessuto tumorale per valutare l’eventuale riduzione di cellule neoplastiche, l’aumento della fibrosi e della necrosi cellulare, secondo lo score PRGS. Ma non solo.
Vi sarà anche un’analisi genetica dei tessuti alla ricerca di mutazioni specifiche del tumore e mutazioni molecolari del tessuto legate alla somministrazione del farmaco. Gli autori non mancheranno poi di valutare lo stato nutrizionale di ogni paziente.

Andrea di Giorgio, co-principal investigator dello studio, conclude: «l’invito che facciamo ai pazienti con metastasi peritoneali da tumore del pancreas è dunque di parlare di questo studio con il proprio medico, l’oncologo curante, e di prendere contatti con noi se interessati a partecipare.
Il trial Nab-PIPAC è riservato ai pazienti con tumore del pancreas con carcinosi peritoneale sincrona, cioè già presente al momento della diagnosi di tumore del pancreas, o metacrona, cioè comparsa dopo essere stati sottoposti a intervento chirurgico per il tumore primitivo pancreatico. Sono invece esclusi dallo studio pazienti che hanno una malattia metastatica a distanza, extra-addominale».

Stefania Somaré