Il cancro del colon-retto è il terzo tumore più frequente al mondo, con quasi 1,4 milioni di nuovi casi all’anno. Rappresenta, inoltre, la seconda causa di mortalità oncologica, contando 881 mila decessi a livello globale nel 2018.
Si prevede che l’incidenza mondiale di questo tumore supererà i tre milioni di casi annui entro il 2040, con un incremento di decessi di oltre il 70%, pari a circa 1,6 milioni all’anno.
Di fronte a questi numeri, i ricercatori stanno sperimentando vari trattamenti, con l’obiettivo di offrire ai malati nuove opzioni terapeutiche.
Una delle più recenti ricerche, che è stata presentata il 21 gennaio all’American Society of Clinical Oncology Gastrointestinal Cancers Symposium di San Francisco, in California, è lo studio internazionale di fase 3 Sunlight, in aperto, randomizzato, controllato, a due bracci, che ha confrontato la combinazione di trifluridina-tipiracil più bevacizumab e la sola trifluridina-tipiracil in pazienti con carcinoma colorettale metastatico refrattario, in progressione dopo due precedenti regimi chemioterapici.
Aumenta la sopravvivenza
La sperimentazione ha coinvolto 492 pazienti divisi in due gruppi. Uno ha ricevuto trifluridina-tipiracil più bevacizumab, l’altro trifluridina-tipiracil in monoterapia.
I risultati hanno dimostrato che la combinazione sperimentale ha aumentato la sopravvivenza globale rispetto alla monoterapia di 3,3 mesi (10,8 mesi contro 7,5 mesi), che di fatto rappresenta una riduzione del 39% del rischio di morte.
È stato, inoltre, osservato un miglioramento nella sopravvivenza libera da progressione (5,6 mesi contro 2,4 mesi).
La percentuale di assistiti che ha manifestato eventi avversi severi (di grado 3) è stata simile nei due gruppi (72,4% contro 69,5%). Tra gli effetti collaterali più frequenti sono stati rilevati neutropenia (43,1% contro 32,1%) e anemia (6,1% contro 11,0%).
Un importante traguardo
«La prognosi per i pazienti con carcinoma colorettale metastatico che non rispondono alla chemioterapia rimane scarsa, con una sopravvivenza mediana compresa tra 4 e 8 mesi», ha affermato Josep Tabernero, responsabile del reparto di Oncologia Medica al Vall d’Hebron University Hospital di Barcellona, in Spagna, e principal investigator dello studio.
«Considerando che i casi di cancro del colon-retto sono in aumento, gli esiti della ricerca rappresentano un traguardo importante sia per gli assistiti, sia per la comunità medica».
Nei prossimi mesi i produttori dei farmaci sottoporranno i nuovi dati alle autorità regolatorie per rendere disponibile l’innovativa combinazione ai pazienti il prima possibile.