Alfasigma acquisisce Sofar e punta sulla gastroenterologia

Alfasigma ha completato l’acquisizione di Sofar, avviata lo scorso agosto, dando così inizio al processo di integrazione tra le due società. Un investimento mirato a rafforzare la propria posizione nell’area della gastroenterologia, un ambito destinato a diventare sempre più cruciale, dato che l’11% di persone nel mondo è affetto da sindrome del colon irritabile, una patologia che colpisce soprattutto le giovani donne, mentre ben due milioni di persone all’anno muoiono per malattie del fegato.

Il profilo delle due imprese

In questo settore, Alfasigma, società farmaceutica multinazionale fondata a Bologna nel 1948, propone farmaci da prescrizione e da automedicazione, offrendo terapie per le patologie gastrointestinali in cui l’alterazione del microbiota gioca un ruolo essenziale. Il prodotto di punta è attualmente rifaximina, un antibiotico scarsamente assorbito, e pertanto sicuro, utilizato nel trattamento di infezioni intestinali acute e croniche, encefalopatia epatica, sindrome del colon irritabile.

Dal canto suo, anche Sofar, un’azienda italiana nata nel 1968 a Trezzano Rosa (Milano), ha alle spalle una lunga storia nell’ambito gastrointestinale, da cui deriva l’80 del fatturato, e un portafoglio di prodotti complementare a quello di Alfasigma, in cui si annoverano referenze per benessere e regolarità intestinale, reflusso gastrico, intolleranza al lattosio, regolazione del sistema immunitario.

Nel 2019 l’impresa ha, inoltre, siglato una partnership con il Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso di Bergamo, avviando un centro di eccellenza per la ricerca sul microbiota. Un laboratorio in cui sono in corso attività di screening di nuovi ceppi probiotici, test in nuove aree e applicazioni innovative, anche in collaborazione con università italiane ed estere.

Una strategia di crescita che guarda al futuro

A esprimere soddisfazione per l’acquisizione andata a buon fine sono i vertici di Alfasigma.
«Questa operazione consentirà un consolidamento sul mercato italiano e un’ulteriore focalizzazione sull’area gastroenterologica, contribuendo così alla strategia di crescita della nostra azienda», ha dichiarato il presidente Stefano Golinelli, mentre il chief executive officer Francesco Balestrieri ha ribadito: «Vogliamo focalizzarci sempre di più sull’area gastrointestinale, puntando sull’innovazione».

Non manca uno sguardo rivolto ai prossimi traguardi.
«Partiamo da un presente solido e al contempo carico di potenziale, con ottime opportunità di miglioramento» spiega Balestrieri. «Abbiamo ancora ampi spazi di sviluppo dell’attuale portafoglio, a cominciare dall’espansione internazionale dell’area Consumer healthcare. L’obiettivo è raddoppiare il fatturato nei prossimi dieci anni».

Paola Arosio