Sordità genetica, si investe su terapie avanzate

Lo scorso agosto la casa farmaceutica Regeneron Pharmaceuticals ha annunciato l’acquisizione dell’azienda biotech Decibel Therapeutics, specializzata in terapia genica per combattere la perdita dell’udito.
L’accordo che permette a Regeneron di accedere alla terapia genica sperimentale, DB-OTO, in co-sviluppo con Decibel, è attualmente in fase di sperimentazione di Fase I/II CHORD per valutare la sua capacità di fornire un udito fisiologico duraturo a chi soffre di ipoacusia congenita profonda provocata da mutazioni nel gene dell’otoferlina (OTOF).
Le aziende avevano già stretto una partnership nel 2017, poi ulteriormente estesa nel 2021, volta allo sviluppo di programmi di terapia genica per diverse forme di sordità congenita.

Sordità genetica non sindromica

La terminologia include un vasto gruppo di rari difetti congeniti dell’udito provocati dalla mutazione patologica di specifici geni. Parliamo di condizioni ereditarie che, nella maggior parte dei casi, si trasmettono con modalità autosomica recessiva (tipo DFNB), mentre più rari risultano essere i pazienti che soffrono di forme autosomiche dominanti (tipo DFNA) oppure legate al cromosoma X (tipo DFN).

A oggi, per tale tipo di patologie l’utilizzo di apparecchi acustici e impianti cocleari – il cui compito è quello di sostituire del tutto la funzione uditiva danneggiata, andando a stimolare elettricamente il nervo acustico.
A questo proposito, lo scorso maggio, presso l’Unità Operativa Complessa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Sant’Eugenio di Roma è stato eseguito il primo impianto cocleare su una paziente affetta da sordità gravissima – costituisce l’unico intervento capace di determinare un (seppur parziale) miglioramento della capacità uditiva.

È bene puntualizzare che, nella stragrande maggioranza dei casi, i difetti congeniti dell’udito diagnosticati nei Paesi sviluppati sono di tipo neurosensoriale e scaturiscono dalla mutazione di un singolo gene (una specificità, questa, che rende tali patologie degli obiettivi potenzialmente ideali per approcci di terapia genica).

Programmi di terapia genica

Grazie all’acquisizione di Decibel – l’accordo proposto vale fino a 213 milioni di dollari, e stando ai suoi termini la casa farmaceutica statunitense pagherà 4 dollari per azione ordinaria Decibel, con un ulteriore diritto di valore contingente non negoziabile (CVR) per 3,50 dollari ciascuno, al raggiungimento di determinati obiettivi di sviluppo clinico e normativi per DB-OTO – Regeneron guiderà lo sviluppo di tre differenti programmi di terapia genica per disturbi congeniti dell’udito a cui le due aziende, come anticipato, avevano già cominciato a lavorare.

Nel dettaglio, due di questi programmi – rivolti al trattamento di forme di sordità autosomica recessiva legate, rispettivamente, ai geni STRC e GJB2 – sono in fase di sviluppo preclinico; il terzo candidato farmaco (DB-OTO), progettato per permettere il recupero dell’udito in pazienti con sordità autosomica recessiva legata al gene OTOF, è in via di sperimentazione clinica nel trial di Fase I/II CHORD.

Condotto in Stati Uniti, Regno Unito e Spagna, lo studio si svolgerà in due parti: nella parte A i pazienti riceveranno una singola somministrazione di DB-OTO all’interno di un solo orecchio e verranno verificati due diversi dosaggi del farmaco; nella parte B i pazienti saranno, invece, sottoposti a una singola somministrazione di DB-OTO in entrambe le orecchie.