Ogni anno il Congresso SIFO ospita l’incontro con le Scuole di Specializzazione e con la Rete RENASFO, il network degli specializzandi in farmacia ospedaliera. Anche quest’anno la tradizione è stata confermata in un incontro che, nella terza giornata di lavori congressuali, ha messo in luce le criticità degli specializzandi, nonostante i numerosi interventi del settore. Molto interessanti i risultati di un sondaggio realizzato da RENASFO, illustrati dal suo Presidente, Seydou Sanogo. L’incontro è stato anche l’occasione per assegnare il premio Stefano Bianchi.
Come ogni anno, anche nel 2023 il Congresso della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie – SIFO, ha dedicato uno spazio all’incontro con le Scuole di Specializzazione in Farmacia – molto partecipato – guardando al futuro della professione.
La situazione, per gli specializzandi, permane tuttora critica con riguardo soprattutto alla remunerazione, anche se l’attesa riforma, alle porte, dovrebbe portare ad una stabilizzazione in tal senso. Nel mentre, al farmacista ospedaliero, figura sempre più centrale, vengono richieste nuove competenze, anche se ancora non codificate, per rispondere alle esigenze di un sistema sanitario che sta attraversando una fase di radicale cambiamento.
I risultati del sondaggio RENASFO
Di particolare interesse i risultati del sondaggio RENASFO, la rete degli specializzandi in farmacia ospedaliera, che ha indagato alcune aree di interesse per scattare una fotografia della situazione formativa specialistica nel Paese.
Il sondaggio ha coinvolto 293 specializzandi (44%) provenienti da tutta Italia. il primo tema indagato è stato quello della rotazione formativa, che in oltre un terzo dei casi (36%) non si concretizza a causa di vincoli contrattuali. Inoltre, è emerso che alcune aree formative, come ad esempio quella dei radiofarmaci, non vengano quasi del tutto contemplate nell’ambito del tirocinio.
Per quanto concerne la didattica, le strutture sono state giudicate, per lo più, idonee, anche se le lezioni risultano non ben distribuite nel corso del percorso formativo. Altresì, è stata enfatizzata la forte disomogeneità tra i diversi atenei. Alcuni insegnamenti sono stati ritenuti poco utili ai fini delle attività pratiche di tirocinio; l’auspicio è quello di una implementazione dei laboratori.
Per quanto riguarda l’attività scientifica, la maggioranza degli specializzandi non annovera neppure una pubblicazione in cui figura come primo nome (59%); il 18% una soltanto. Ancora, il 43% non ha mai pubblicato nulla neanche come coautore; quasi nessuno, infine, ha pubblicato su riviste internazionali.
Per quanto riguarda le pari opportunità, il sondaggio ha mostrato forti differenze tra le diverse regioni d’Italia. A tal proposito, il Presidente Sanogo ha ribadito l’impegno del network nel promuovere pari opportunità formative a livello nazionale.
Il premio Stefano Bianchi
Nel corso dell’evento è stato consegnato ad Alessandro Pecere, 31 anni, il Premio alla memoria di Stefano Bianchi (un collega farmacista caro alla Società scientifica).
Il dott. Pecere è oggi un giovane dirigente farmacista presso il Policlinico di Milano. Dopo la Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche conseguita presso l’Università del Piemonte Orientale, ha svolto un periodo di ricerca in epidemiologia e farmaco-epidemiologia.
Nell’occasione, da più parti, è stato ribadito il ruolo fondamentale svolto dalla formazione in una professione in continua evoluzione.