Di recente è stata pubblicata dalla Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici un’indagine sui fabbisogni formativi non solo dei soci ma anche di tutti gli altri operatori sanitari.

In tutto hanno risposto 261 professionisti: 257 farmacisti ospedalieri, 1 medico chirurgo, 1 chimico, 1 educatore professionale e 1 tecnico audiometrista.

Più del 10% dei rispondenti lavorano in Sicilia e Lombardia, mentre Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Marche, Piemonte, Sardegna, Toscana e Veneto hanno fornito una rappresentanza compresa tra il 5% e il 10%.

Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli V.G., Liguria, Molise, Puglia, Sardegna, Trentino-Alto Adige, Umbria e Valle d’Aosta una rappresentanza inferiore al 5%.

Due Regioni non hanno partecipato, ovvero Val D’Aosta e Provincia Autonoma di Bolzano.

Aree, tematiche e competenze di maggior interesse

La Survey parte con il chiedere ai partecipanti verso quale tra gli obiettivi di interesse nazionale predisposti da Agenas, sentano maggiore esigenza di venire formati.

Al primo posto, con il 33% delle risposte, c’è tutto l’ambito dell’appropriatezza prescrittiva delle prestazioni sanitarie e dei sistemi di valutazione, verifica e miglioramento dell’efficienza e dell’efficacia, ovvero il punto 4 delle priorità di Agenas. Lo stesso argomento aveva ottenuto la percentuale più alta anche nell’edizione del 2022.

Il 31% ha indicato, invece, la necessità di approfondire “Linee guida, protocolli e procedure”, mentre il 28% è interessato a “Farmaco epidemiologia, farmacoeconomia, farmacovigilanza”.

Seguono: “Management sistema salute, innovazione gestionale e sperimentazione di modelli organizzativi e gestionali”, con il 24%; “Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell’evidence base practice”, con il 17%; “Innovazione tecnologica: valutazione, miglioramento dei processi di gestione delle tecnologie biomediche, chimiche, fisiche e dei dispositivi medici. HTA”, con il 15%.

Queste prime risposte forniscono un’indicazione di massima dei temi di interesse, ma se scendiamo più nel dettaglio e andiamo a vedere gli argomenti, ci accorgiamo che i farmacisti ospedalieri desiderano approfondire soprattutto tematiche riguardanti l’oncologia (43%), le malattie rare (32%), i decreti ministeriali (35%) e la legislazione farmaceutica (34%), seguite da infettivologia (28%), terapie avanzate (23%), farmacogenetica e farmacogenomica (23%), farmacoepidemiologia (22%), farmacovigilanza e dispositivovigilanza (22%), galenica clinica (27%), gas medicinali (20%), sperimentazione clinica (23%) e PNRR e Mission 6 (23%).

Interessante osservare che, rispetto alla scorsa edizione, l’interesse è aumentato per Terapie avanzate, Farmacogenetica e Farmacogenomica, Gas Medicinali e Nuove tecnologia e Robotica, mentre è calato per Infettivologia, Sperimentazione Clinica, Malattie metaboliche, malnutrizione e Malattie autoimmuni. L’elenco completo è disponibile sulla piattaforma SIFO, dove si trovano anche le preferenze inerenti le competenze da acquisire.

Quale il mezzo di formazione preferito?

Individuare i temi di interesse è importante, ma altrettanto lo è capire quali sono le modalità di erogazione periferiche che consentono ai professionisti di seguire una formazione.

Non stupisce che il 73% dei partecipanti abbia indicato la formazione a distanza, che rende più semplice armonizzare la partecipazione ai corsi con il lavoro e le altre incombenze della vita. Conferma questa percezione il fatto che, rimanendo in formazione a distanza, la modalità preferita sia quella asincrona (47%), che permette di decidere quando seguire il corso.

Dalla survey emerge, infatti, che il tempo disponibile da dedicare a una formazione in presenza (nella propria Regione o in un’altra) si è contratto rispetto al 2023. Tuttavia, c’è ancora chi preferisce seguire formazioni residenziali (46%) o sul campo (31%). Il 27% valuta positiva anche una formazione mista.

I risultati della Survey permettono di evidenziare come la formazione proposta da SIFO sia in linea con le esigenze dei propri soci, fornendo indicazioni utili per la programmazione del prossimo anno e di quelli successivi.