Uno studio spagnolo dimostra che i criteri STOPP/START per la deprescrizione di farmaci potenzialmente inadeguati o la prescrizione di farmaci potenzialmente benefici possono essere applicati in ospedale.
Nel mondo sono molti gli anziani che assumono più di cinque terapie farmacologiche, con rischio di interazione ed eventi avversi. Il problema aumenta al momento del ricovero, perché alle solite terapie spesso se ne aggiungo altre.
Diventa quindi essenziale sottoporre a processo di riconciliazione le terapie assunte da un paziente, per stabilire quali conservare, quali modificare e quali eliminare. Di norma questo procedimento viene affettuato dal farmacista ospedaliero, anche se l’ultima parola resta al clinico, che può decidere se accogliere o meno le segnalazioni del farmacista.
Esistono strumenti che possono supportare il farmacista nel processo di riconcialiazione. Tra questi, anche i criteri STOPP/START, dove gli STOPP identificano farmaci inadeguati per l’anziano e quindi da sospendere e START, invece, farmaci con potenziale beneficio per trattare o prevenire una malattia. I criteri sono al centro di uno studio prospettico multicentrico spagnolo, pubblicato su “BMC Geriatrics”.
Percentuale di pazienti con farmaci da sospendere o iniziare
Sono 674 i pazienti arruolati nello studio, tutti ricoverati presso uno degli ospedali partner e sottoposti a valutazione delle terapie farmacologiche in atto. Più nel dettaglio, i farmacisti clinici coinvolti hanno identificato manualmente possibili farmaci inappropriati al momento del ricovero, basandosi sui criteri STOPP/START, per poi fornire la propria valutazione a una commissione clinica multidisciplinare che ha deciso se sospendere o meno il farmaco individuato. Il processo è stato ripetuto al momento delle dimissioni.
In tutto i farmacisti hanno individuato almeno 1 criterio STOPP al momento del ricovero nel 73,1% dei casi, percentuale che si è ridotta al 38,3% al momento delle dimissioni. Simile il trend individuato per i criteri START: al ricovero è stato trovato almeno 1 criterio START per iniziare una nuova terapia nel 36,7% dei pazienti, mentre alle dimissioni solo nel 15,7%.
Quali sono i criteri più usati?
I criteri STOPP sono 80 e identificano farmaci da sospendere nell’anziano perché sbagliati per posologia o durata della terapia o ingiustificati perché mancanti di indicazione clinica.
I criteri START sono 34 e identificano farmaci con potenziale beneficio per il trattamento o la prevenzione di una malattia. Se si consideano i 10 criteri STOPP prevalenti, le indicazioni del farmacista ospedaliero sono state valutate adeguate nel 34,2% dei casi, per arrivare alla modificazione della prescrizione solo nel 12,4% dei soggetti. Le altre 401 prescrizioni sono state mantenuta, nel 58,6% dei casi con una giustificazione clinica.
Tuttavia, con il tempo sono state effettuate modificazioni alla posologia di alcuni farmaci e altri sono stati ritirati, fino ad arrivare a un adeguamento ai criteri STOPP nel 67% dei casi. Per quanto riguarda i criteri START associati alle prescrizioni, il 51,7% delle indicazioni è stata inizialmenterifiutata dalla commissione, ma prima delle dimissioni ne sono state accettate il 68,8%.
Lo studio: Ortonobes S, Herranz S, Lleal M, Sevilla-Sánchez D, Jordana R, Mascaró O, Ferrández O, de Jaime E, Estrada R, Nazco GJ, Baré M; MoPIM Study Group. Multidisciplinary medication review during older patient hospitalization according to STOPP/START criteria reduces potentially inappropriate prescriptions: MoPIM cohort study. BMC Geriatr. 2024 Jul 8;24(1):584. doi: 10.1186/s12877-024-05185-w. PMID: 38978009; PMCID: PMC11232270