Pronti fa dialogare clinici e farmacisti ospedalieri

Il Progetto Pronti è nato per far dialogare clinici e farmacisti ospedalieri, nell’ottica di migliorare il dialogo tra professionisti e, a cascata, l’assistenza ai pazienti.
In particolare quelli con maggiori difficoltà, come quelli con malattie rare. La tappa palermitana ha evidenziato la centralità del farmacista del SSN nel percorso di cura del paziente con malattie rare e del suo importante ruolo nell’acquisto dei farmaci plasmaderivati.

«I clinici si interfacciano con due farmacisti: quelli ospedalieri e quelli territoriali. Nell’emofilia l’interazione è importantissima con entrambe le figure, specialmente nei casi in cui il paziente debba cambiare la terapia o abbia dei sanguinamenti. Il farmacista deve contribuire a mantenere la disponibilità costante», ha spiegato il prof. Sergio Siracusa, Ordinario di Ematologia e direttore della scuola di specializzazione di Ematologia Università di Palermo.

Lo switch improvviso di terapia per ragioni cliniche è un problema per i farmacisti, che magari hanno previsto una scorta per quel particolare paziente; è importante non sprecare risorse sono quindi indispensabili sia la dispensazione che la programmazione della gestione.

«Il farmacista ospedaliero ha un ruolo importante anche nella maggiore aderenza alle terapie e nell’efficacia migliore di esse grazie alla corretta comunicazione al paziente e con gli specialisti con cui interagisce», ha spiegato il dott. Antonino Trizzino, pediatra presso oncoematologia pediatrica A.O. Civico di Cristina – Benfratelli di Palermo. «Le immunoglobuline sottocute sono un presidio prezioso per la maneggevolezza di utilizzo. Permettono di affrancarsi dai viaggi in ospedale con un guadagno in termini di qualità di vita. Si tratta di una terapia importantissima per tutti coloro che ad esempio vivono lontani dai centri. Le prescrizioni di farmaci per le malattie rare escono dall’attività di routine dei farmacisti ospedalieri. Hanno bisogno di un percorso formativo e di apprendimento ad hoc».

«Dietro la procedura di soddisfacimento di un bisogno sanitario a vantaggio del cittadino c’è una lunga filiera di azioni e procedure complesse: prescrizione, assegnazione, distribuzione. Ancora più a monte ci sono delicati aspetti economici perché la spesa sia sostenibile per il sistema. Il paziente non è a conoscenza di quanto valore, quanto lavoro e quanti professionisti collaborino all’efficienza del sistema e della sua terapia», chiude il dott. Antonino Lo Presti, responsabile Ufficio Speciale Centrale per l’Acquisizione di Beni e Servizi, Regione Sicilia, Palermo. «Dispensare un farmaco per una malattia rara è un vero esercizio di equilibrio. Gli strumenti per l’approvvigionamento (le gare) devono avere caratteristiche non solo economiche ma anche previsionali. Il farmaco giusto deve arrivare in tempo e al giusto costo».

La condivisione di idee tra gli esperti presenti all’incontro virtuale ha evidenziato che esiste nel nostro Paese un problema di disponibilità dei farmaci plasmaderivati accentuato dalla pandemia da Covid-19.

Il progetto Pronti acronimo di “PROgetto di partNership con i FarmacisTi” è promosso da CSL Behring, azienda biotecnologica impegnata nella ricerca e nella produzione di farmaci per le malattie rare.