Possibile correlazione tra uso di antibiotici e cancro al colon-retto

Uno studio svedese condotto su 40.545 pazienti con cancro colon-rettale ha messo in evidenza una possibile correlazione tra l’uso di antibiotici e il rischio di sviluppare questa forma tumorale. Gli autori hanno considerato anche 202.720 pazienti senza tumore come gruppo di controllo: 5 controlli per ogni caso di tumore. Dei 40.454 pazienti selezionati, il 36.4% hanno cancro al colon prossimale, il 29.3% al colon distale e il 33% al retto. L’età media è 72 anni, mentre la mediana del follow-up è 8 anni. Nelle loro analisi gli autori non hanno considerato gli antibiotici utilizzati nei due anni precedenti alla diagnosi di cancro.

Ciò detto, le analisi hanno evidenziato un’associazione positiva tra sviluppo di questa forma di tumore e un uso moderato di antibiotici. Meno forte la correlazione tra alto uso di antibiotici e il tumore. Volendo capire più a fondo questa relazione, gli autori hanno ripetuto le analisi statistiche suddividendo i pazienti in base alla localizzazione del tumore: ciò ha permesso di evidenziare che la correlazione esiste in particolare per il rischio di sviluppare tumore al colon prossimale, sia per un uso moderato che alto… la correlazione scende praticamente a zero per il cancro al colon distale e sembra addirittura invertirsi per il tumore al retto. In sostanza, si viene a delineare un fattore di rischio massimo per il colon ascendente e che cala poi con il continuo colon-rettale. Il fattore di rischio è inoltre influenzato dal genere: nelle donne sembra essere invertito rispetto che nei maschi. Resta da capire se ci siano antibiotici più rischiosi per lo sviluppo del tumore.

Gli autori hanno analizzato anche questa possibilità, prendendo in considerazione nove classi di antiobiotici: quinoloni, sulfonamidi, trimetoprimi, nitrofurantoine, macrolidi, lincosamidi, metronidazoli, tinidazoli, metenamina ippurato. I risultati sono interessanti. Sembra infatti che le prime tre classi aumentino il rischio di sviluppare cancro al colon prossimale, mentre gli altri, tutti attivi sui batteri anaerobici, sembrano avere un comportamento protettivo nei confronti del tumore al retto. Anche in questo caso, soprattutto per il tumore al retto, gli esiti per le donne sono fortemente ribaltati.

C’è però un altro aspetto interessante: la metenamina ippurato, antibiotico utilizzato nella cura delle infezioni urinarie, non si correla al rischio di sviluppare tumore al colon, anche se di norma si usa ad alte dosi. Ciò suggerisce che gli antibiotici possano influenzare primariamente il microbioma intestinale e, di conseguenza, creare un ambiente adatto alla formazione del tumore e alla sua proliferazione. Il meccanismo eziologico deve tuttavia essere confermato. Lo studio pone quindi l’accento sull’esigenza di porre molta attenzione all’uso degli antibiotici: un tema già noto ai farmacisti ospedalieri a causa delle antibiotico-resistenze.

(Lo studio: Sai San Moon Lu, MBBS, MPH, Zahraa Mohammed, MD, Christel Häggström, PhD, Robin Myte, PhD, Elisabeth Lindquist, MD, Åsa Gylfe, MD, PhD, Bethany Van Guelpen, MD, PhD, Sophia Harlid, PhD, Antibiotics Use and Subsequent Risk of Colorectal Cancer: A Swedish Nationwide Population-Based Study, JNCI: Journal of the National Cancer Institute, 2021, djab125, https://doi.org/10.1093/jnci/djab125)

Stefania Somaré