Nano-curcumina utile contro la cardiotossicità della doxorubicina?

La doxorubicina è un farmaco antitumorale utilizzato nel trattamento di varie forme cancerose, come il tumore di vescica, seno, polmoni, stomaco, ovaie, linfoma di Hodgkin e non-Hodgkin, alcuni tipi di leucemia, sarcomi dei tessuti molli e delle ossa.
Somministrato in ospedale per via endovenosa, questo farmaco ha però una serie di effetti tossici, in particolare per l’apparato cardiocircolatorio, che possono portare problemi nei pazienti che sopravvivono al tumore.

Non a caso le Raccomandazioni pratiche dell’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM) 2019 parlano di cardio-oncologia come di una disciplina che individui «modelli organizzativi di comportamento clinico che prevedano l’inquadramento multidisciplinare ab initio con l’intervento proattivo e congiunto dell’oncologo e del cardiologo nella gestione del paziente sottoposto a trattamenti potenzialmente tossici per l’apparato cardiovascolare; in questi modelli vengono inoltre previste modalità di intervento sia a breve sia a lungo termine».

Il paziente oncologico, quindi, se nella necessità di utilizzare un farmaco antitumorale potenzialmente tossico per cuore e circolazione deve essere curato non solo dall’oncologo ma anche dal tenuto sotto controllo dall’oncologo. Il mondo della ricerca si muove per individuare soluzioni anche di altro tipo, come per esempio sostanze da somministrare insieme ai farmaci tumorali che ne riducano l’impatto sull’apparato cardiocircolatorio.

Una revisione sistematica iraniana ha rianalizzato gli studi presenti in letteratura sul ruolo protettivo della curcumina nano nei confronti della cardiotossicità della doxorubicina, sottolineando che questa sembra essere decisamente più efficace della curcumina libera. Dieci gli studi inclusi in questa revisione, selezionati tra 169 file di partenza, tutti basati su un modello animale. Gli autori riportano che negli studi selezionati il cuore dei topi/ratti sottoposti a doxorubicina diminuisce in peso, così come il corpo nel suo insieme, un effetto che sembra diminuire nei gruppi di animali trattati contemporaneamente con doxorubicina e nano-curcumina. Lo stesso si può dire per un altro effetto indotto dalla doxorubicina da sola, ovvero l’induzione di sostanze biochimiche e la presenza di cambiamenti istologici a livello di tessuto cardiaco. Sottolineati anche i possibili meccanismi d’azione della nano-curcumina: antiossidante, antinfiammatorio, anti-apoptotico.

Questa revisione sembra quindi suggerire l’utilità di affiancare la nano-curcumina alla somministrazione del farmaco antitumorale doxorubicina. O meglio, dal momento però che gli studi presenti per ora in letteratura sono ancora di fase 1 o 2, quindi su modelli animali, suggerisce di passare a una fase clinica dello studio per verificare se questa sostanza possa davvero avere un ruolo cardioprotettivo sui pazienti oncologici che usano doxorubicina nel trattamento terapeutico.

(Lo studio: Moutabian H, Ghahramani-Asl R, Mortezazadeh T, Laripour R, Narmani A, Zamani H, Ataei G, Bagheri H, Farhood B, Sathyapalan T, Sahebkar A. The cardioprotective effects of nano-curcumin against doxorubicin-induced cardiotoxicity: A systematic review. Biofactors. 2022 Jan 26. doi: 10.1002/biof.1823. Epub ahead of print. PMID: 35080781)

Stefania Somaré