Medicina di precisione, una nuova frontiera di cura

La medicina di precisione sta rivoluzionando il paradigma della medicina, cambiando l’approccio di cura e gli outcome dei pazienti. Farmaci targettizzati sulla base di una specifica mutazione genomica e vaccini a mRNA per diverse patologie rappresentano una delle più importanti sfide del momento, in cui un ruolo fondamentale hanno la farmacogenetica e la farmacogenomica.
Il tema è stato al centro di una main session del congresso SIFO 2023.

Target therapy e vaccini a mRNA rappresentano la nuova frontiera di diagnosi e trattamento di numerose patologie grazie all’enorme progresso intervenuto nella conoscenza dei meccanismi genomici. All’interno del Congresso SIFO 2023, una delle sessioni principali della seconda giornata di lavori è stata dedicata alla medicina di precisione.

La medicina di precisione in oncologia

L’avanzamento della ricerca in ambito oncologico ha consentito di comprendere che ogni cancro è unico, così come ogni paziente oncologico è diverso da qualsiasi altro, in virtù del fatto che il cancro è una malattia del genoma.
I quesiti ancora irrisolti riguardano essenzialmente tre aree: perché alcuni pazienti si ammalano e altri no; perché alcune terapie si dimostrano efficaci per alcuni pazienti e inefficaci per altri; perché alcuni pazienti manifestano eventi avversi a differenza di altri, a parità di trattamento.

Comprendere i meccanismi di alterazione e mutazione genomica alla base del tumore è quello che permette di fornire risposte a queste domande, consentendo di somministrare terapie e farmaci indirizzati a una specifica mutazione: è quanto accaduto con la leucemia promielocitica acuta, oggi scomparsa grazie alla scoperta dell’oncologo Pier Paolo Pandolfi.

In ambito oncologico, la medicina di precisione sta cambiando radicalmente il paradigma e la sopravvivenza dei pazienti. Lo studio non deve tuttavia concentrarsi solo sul tessuto tumorale, ma anche sul genoma normale del soggetto in quanto alcuni geni predispongono ad alterazioni e mutazioni.

Un’altra area di particolare interesse, è stato ricordato nel corso della sessione, è rappresentata dallo sviluppo di vaccini a mRNA che vanno a stimolare il sistema immunitario per sconfiggere i geni mutati in diverse patologie. In tal senso, sono attualmente in corso ben 135 trial clinici.

L’importanza di farmacogenetica e farmacogenomica

Le risposte a farmaci e trattamenti evidenziano una enorme variabilità, sia in termini di efficacia, sia in termini di tossicità. In questo ambito fondamentali sono la farmacogenetica e la farmacogenomica. La prima è lo studio della variabilità nella risposta ai farmaci su base ereditaria; la seconda invece studia le variazioni nella sequenza dei geni responsabili dell’efficacia e della tollerabilità della terapia farmacologica in un determinato individuo.

Il rapporto tra le due consente di individuare la variabilità individuale nella risposta ai farmaci. I principali ambiti di applicazione di queste discipline sono: l’oncologia, la neurologia, la cardiologia, la psichiatria, l’immunologia e la pneumologia.

I test farmacogenomici rivestono oggi un’importanza cruciale: basti pensare che, in alcune forme tumorali, come il carcinoma mammario ormono-responsivo, possono avere sia un valore predittivo rispetto alla terapia, sia un valore prognostico rispetto alla possibilità di sviluppare recidive, consentendo una riduzione delle reazioni avverse, migliori esiti clinici, un favorevole rapporto costo-efficacia e una riduzione dei tassi di ospedalizzazione.

Un esempio pratico: la cardio-genetica

Infine, una ultima relazione si è concentrata sulla cardio-genetica, evidenziando l’importanza di test genetici per alcune malattie cardiovascolari che consentono di determinare una stratificazione del rischio dei pazienti, una individuazione precoce della patologia nonché una terapia personalizzata.