Mancanza di farmaci, sei anni di lavoro del Tavolo Tecnico Indisponibilità

Pillole, compresse, fiale che non si trovano, la cui mancanza rischia di arrecare un grave danno ai pazienti. Su questo problema e sulle sue soluzioni è focalizzato il volume intitolato “Il Tavolo Tecnico Indisponibilità”, edito dall’Agenzia italiana del farmaco e dall’Istituto Poligrafico Zecca dello Stato.
La pubblicazione, che conta oltre 90 pagine e che è stata presentata lo scorso 22 novembre, ripercorre l’attività svolta dall’omonimo tavolo in sei anni di lavoro.

Un gruppo nato nel 2015

Istituito nel 2015 sulla scia di precedenti esperienze, il Tavolo Tecnico è un gruppo organizzato e coordinato dall’ente regolatorio, con la partecipazione di varie istituzioni e delle sigle della filiera, che si occupa delle criticità nel reperimento dei farmaci derivanti da carenze produttive o da indisponibilità correlate alla distribuzione.

Uno dei primi progetti realizzati è stato il Testo condiviso sulla distribuzione dei medicinali, siglato nel 2016 da ministero della Salute, Aifa, Regioni Lazio, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia e dalle principali associazioni di categoria, nel quale vengono ribaditi i principi che regolano il settore distributivo, sia all’ingrosso che al dettaglio.

Dai furti all’esportazione parallela

Dalla nascita a oggi il numero di partecipanti al Tavolo si è gradualmente ampliato e tanti sono i progetti sviluppati.
Tra questi, i principali riguardano la condivisione dei dati sui furti di medicinali, gli strumenti di tracciabilità dei farmaci in Italia e all’estero per monitorare le movimentazioni e limitare la massiccia esportazione parallela, il vaglio delle carenze più rilevanti per razionalizzarne la gestione, lo svolgimento delle ispezioni sul territorio per comminare le sanzioni, la discussione sulla revisione delle attuali buone pratiche di distribuzione, la proliferazione di forme di autorizzazione alla distribuzione diversificate e talvolta non coerenti con le attività effettivamente svolte.

Il contributo dei farmacisti ospedalieri

Del gruppo di lavoro fa parte anche la Società Italiana di Farmacia Ospedaliera.
«Le periodiche riunioni hanno consentito di affrontare gli argomenti attraverso un dialogo costruttivo, alla ricerca di soluzioni utili, concrete e condivise, che hanno reso il tavolo un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni, società scientifiche e associazioni di categoria coinvolte nella filiera del farmaco», ha spiegato Marcello Pani, segretario nazionale di Sifo.

Nel 2019 quest’ultima ha promosso, in questo contesto, il progetto DruGhost, il primo portale delle indisponibilità farmaceutiche in Europa. Si tratta, in concreto, di una piattaforma web alimentata dai farmacisti che raccoglie le segnalazioni di medicinali indisponibili.

«L’intento è quello di mappare e quantificare costantemente il fenomeno della irreperibilità dei farmaci, anche salvavita, che può mettere a rischio o impedire l’accesso alle terapie da parte di assistiti affetti da gravi patologie», aggiunge Pani.

L’analisi congiunta dei dati provenienti dalla piattaforma e di quelli derivanti dalle comunicazioni inviate ad Aifa dalle aziende produttrici è in grado di fornire una precisa stima di questa importante criticità.

Paola Arosio