Lotta al cancro: una strategia per i prossimi quattro anni

Innovazione, potenziamento della ricerca e delle relazioni nazionali e internazionali, formazione sono alcuni dei punti chiave del documento di Alleanza Contro il Cancro.

I tumori sono una delle principali cause di morte al mondo, secondi solo alle malattie cardiovascolari.
Gli ultimi dati riferiti ai numeri globali del cancro risalgono al 2020, anno in cui secondo l’OMS ci sono stati circa 20 milioni di nuove diagnosi, 9,7 milioni di morti e circa 53,5 milioni di pazienti vivi a 5 anni dalla diagnosi.

L’OMS ha anche stimato che, nel corso della sua vita, circa il 20% della popolazione mondiale va incontro a patologia oncologica.
Il primo tumore per incidenza nel mondo è quello ai polmoni, anche uno dei più letali.
Seguono il tumore alla mammella, il carcinoma del colon-retto, il tumore alla prostata e il cancro allo stomaco.

In Italia nel 2023 sono stati diagnosticati 395 mila nuovi tumori, con un incremento di oltre 18 mila diagnosi rispetto al pre-pandemia.
Tuttavia, si assiste anche all’aumento della possibilità di sopravvivenza per molte forme tumorali e financo di guarigione, grazie alla cronicizzazione del tumore. Poco è cambiato invece per altri tipi di tumore, come quello del pancreas e del fegato.

Vediamo quali sono le strategie da adottare per migliorare la situazione secondo Alleanza Contro il Cancro.

Digitalizzazione e IA nella cura contro il cancro

I soci di ACC, la Rete Oncologica Nazionale del Ministero della Salute presieduta dal prof. Ruggero De Maria, hanno approvato la strategia stabilita per il prossimo quadriennio, fatta di: prevenzione sempre più efficace, innovazione atta a migliorare la qualità di vita dei pazienti oncologici, rendendoli attori primi, promozione dell’eccellenza nella ricerca e nell’assistenza, sia in Italia che fuori dai confini nazionali.
Tra i punti essenziali ci sono anche digitalizzazione e intelligenza artificiale.

Spiega la prof.ssa Lisa Licitra, coordinatore scientifico di ACC: «la digitalizzazione dei dati è un’opportunità straordinaria per efficientare i sistemi sanitarie migliorare, attraverso prevenzione e cura, la salute di tutti i cittadini, compresi i sopravvissuti al cancro».

Seguendo le indicazioni della stessa ACC dell’assemblea del 2021, si intende quindi lavorare su piani personalizzati di prevenzione, trattamento e follow-up, consapevoli che ogni persona è un ecosistema a sé e necessita di cure specifiche.

L’obiettivo è ridurre la mortalità per cancro, sia tramite una diagnosi che si fa sempre più precoce, sia attraverso un miglioramento delle cure. Inoltre, grazie alla prevenzione si vuole ridurre l’incidenza di questa patologia. Per riuscire a raggiungere questi obiettivi, devono essere rinforzate la ricerca e l’innovazione.

Ricerca e formazione

Parlando di ricerca, invece, la Rete intende prima di tutto inserire nei propri piano strategici le indicazioni fornite dalla Cancer Mission e dall’European Beating Cancer Plan, due programmi all’interno dei quali la Rete ha già coperto il ruolo di Competent Authority per diversi progetti.

Un ulteriore passo verso la creazione di relazioni sempre più forti in Europa e la definizione di un proprio ruolo di leadership. La ricerca è vista come la base essenziale per poter innovare l’assistenza oncologica.

Si legge nel documento: «la creazione di un continuum tra ricerca e assistenza possiede un potenziale enorme, sia per l’avanzamento della conoscenza, sia per massimizzare le possibilità di prevenzione e cura per il paziente».

Di pari passo con il rinforzo della ricerca ci vuole anche quello della formazione, perché le nuove conoscenze acquisite e i nuovi strumenti di prevenzione e contrasto al cancro possano passare dalla carta alla clinica, e anche al territorio.

Ma non solo. Il Network intende migliorare anche la formazione del personale coinvolto negli Irccs soci, individuando i settori emergenti più innovativi, come IA, bioinformatica nell’analisi dei dati omici, patient empowerment, disegni innovativi di clinical trial.

Da ultimo, in Italia saranno potenziate le collaborazioni con il Ministero della Salute e le Agenzie Nazionali: obiettivo, trasferire l’innovazione in termini di prevenzione, informatizzazione, programmazione e gestione sanitaria nel SSN.