C’è l’esperienza dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, e in particolare il Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute e il BenEssere, dietro allo sviluppo della nuova Medication Management Platform, parte del progetto Smart Ward Platform.

Un sistema pensato per coprire l’intero flusso dei farmaci e dei dispositivi medici dal loro ingresso in ospedale fino all’utilizzo sul paziente. Nulla è lasciato al caso, in un flusso completamente tracciabile.

Il progetto, portato avanti con Antares Vision Group, ha completato la fase di sperimentazione nei giorni scorsi.

Nel corso della sperimentazione è stata effettuata una survey su un campione rappresentativo di infermieri di diversa età, esperienza e dimestichezza con la tecnologia, con l’obiettivo di raccogliere i feedback dalle diverse esperienze d’uso.

I dati raccolti evidenziano il miglioramento di tutti i parametri impiegati per il confronto con i sistemi in uso: tracciabilità, sicurezza, ergonomia, efficienza.
In particolare, sicurezza ed efficienza hanno raddoppiato il punteggio rispetto ai sistemi tradizionali di logistica dei farmaci e dei carrelli terapia per la somministrazione dei farmaci già in uso presso l’ospedale.

Fa parte della piattaforma anche un nuovo carrello (Automated Trolley), che è risultato più performante di quelli tradizionali grazie al suo alto grado di automazione: riduce gli errori ma permette anche agli infermieri di ridurre il tempo per la preparazione delle terapie, dedicandolo maggiormente ai pazienti.

Quali vantaggio porta questa nuova piattaforma? Certamente, riduce le attività a scarso valore aggiunto, come già accennato, come la gestione manuale di ordini e inventari e l’allestimento di armadi e carrelli.

Inoltre, traccia tutte le fasi della gestione del farmaco e dei dispositivi medici, certamente riducendo gli errori, ma anche lo spreco, perché si possono ridurre le scorte di magazzino e avere una visibilità completa in tempo reale di tutto ciò che è contenuto nei magazzini e negli stock della struttura ospedaliera.
Infine, ma non per importanza, rende visibili in tempo reale anche le performance, facilitando i processi di miglioramento nel lungo periodo e le azioni preventive nell’immediato.

«Lo sviluppo di questo progetto», spiega Alberto Sanna, direttore del Centro di Ricerca Tecnologie Avanzate per la Salute e il Ben-Essere, «nasce da anni di esperienza nel settore e di ricerca interdisciplinare del nostro Centro e fa parte del più ampio Programma di Ricerca Healthcare 4.0.
È una grande soddisfazione vedere i nostri risultati applicati alla clinica per contribuire alla sicurezza e all’efficienza dei processi ospedalieri. Tutto ciò è possibile grazie alla collaborazione e al trasferimento tecnologico tra il nostro mondo della ricerca, a forte orientamento interdisciplinare, e quello dell’industria, a forte orientamento innovativo, le cui sinergie possono essere determinanti e motore della crescita del Paese».

Il progetto è supportato dal MISE in relazione all’alto grado di innovazione e ricadute positive per il sistema sanitario.

Stefania Somaré