Fake news, suggerimenti da SIFO per contrastarle

L’uso sempre più sfrenato di internet e dei social media facilita la circolazione di un gran numero di notizie false e riconoscerle non è sempre semplice. Uno dei compiti degli operatori sanitari è anche sfatare le fake news. Esistono dei rischi dietro alla diffusione di false notizie sanitarie, come si è potuto vedere anche durante la pandemia.
Alcuni soggetti potrebbero, per esempio, decidere di auto-somministrarsi terapie non efficaci, se non pericolose, oppure decidere di non sottoporsi a terapie scientificamente basate, ma non solo. Le fake news possono anche generare una forte pressione sui sistemi decisionali, magari spingendoli ad approvare farmaci prima che siano effettivamente stati confermati sicuri ed efficaci.

Insomma, gli intrecci sono molteplici e solo una corretta formazione e informazione può ridurre i rischi sopra descritti. Per questo SIFO ha voluto proporre l’evento formativo “Elementi di comunicazione e di metodologia scientifica per smascherare le fake news”, dedicato proprio allo smascheramento delle fake news per supportare i colleghi farmacisti ospedalieri, ma non solo, in questo compito.

Spiega Ernestina Faggiano, tesoriere SIFO e responsabile scientifico dell’evento, tenutosi a Bari: «la nostra società scientifica è da sempre impegnata nel fornire alla comunità scientifica tutta la corretta informazione della scienza e del buon uso, in particolare, dei farmaci e dei dispositivi medici; durante questo mandato il Direttivo SIFO, poi, ha voluto dare molto spazio alla comunicazione e alla divulgazione scientifica ritenendo ciò un atto responsabile e culturale attraverso cui il farmacista del SSN può dare un contributo scientifico di grande valore.

Le fake news si sono moltiplicate con il Covid-9 sia a causa della mancanza di tempo da dedicare all’approfondimento di temi di salute e sanità sia per la mancanza di percorsi “facilitati” da seguire nel discernere le informazioni veritiere. Fornire gli strumenti per smascherarle è un dovere professionale cui vogliamo rispondere per creare appropriatezza nell’uso dell’informazione scientifica».

I partecipanti all’evento sono stati quindi istruiti rispetto agli elementi base della comunicazione scientifica, a metodi per riconoscere le fake news, allo sviluppo di una metodologia scientifica e, infine, a elementi di comunicazione giornalistica. Secondo SIFO il farmacista ospedaliero ha, per sua formazione, un ruolo chiave nell’individuazione e smontaggio delle fake news.

Questo professionista, infatti, «possiede una natura poliedrica e un background formativo multidisciplinare che gli consentono di poter entrare, a pieno titolo, nel merito delle valutazioni delle evidenze scientifiche», spiega Piera Polidori, altra responsabile scientifica dell’evento.

«L’utilizzo di best practice, linee guida ed evidence based medicines sono da sempre strumenti propri del farmacista ospedaliero, che oggi più che mai diventano requisiti indispensabili per garantire la miglior cura possibile al paziente.

Peraltro, il farmacista ospedaliero svolge un’importante attività di counselling con il paziente, e ciò lo rende una sorgente di informazione privilegiata che può essere determinante nel disinnescare fake news e garantire l’aderenza terapeutica a quei farmaci realmente efficaci, sicuri e, soprattutto, il cui impiego è supportato da studi clinici rigorosi e condotti in accordo alle Good Clinical Practices».

Stefania Somaré