Urgenza e incontinenza intestinali, dolore addominale, sanguinamento rettale. Sono i sintomi della colite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino crasso che interessa soprattutto il retto e il colon inferiore, ma che può estendersi fino a coinvolgere tutto il colon.
Con l’obiettivo di offrire un nuovo trattamento ai pazienti con patologia in fase attiva, da moderata a grave, che non hanno risposto o sono intolleranti ad altre terapie convenzionali o ai farmaci biologici, il Comitato europeo per i medicinali a uso umano ha rilasciato il parere positivo per upadacitinib, un inibitore selettivo e reversibile di Jak, sia alla dose di induzione, sia a quella di mantenimento.
Tre studi di fase 3
L’opinione favorevole è stata espressa sulla base di tre studi di fase 3: due di induzione (U-Achieve induction e U-Accomplish) e uno di mantenimento (U-Achieve maintenance), tutti riportati sulle pagine del Journal of Crohn’s and Colitis.
Lo studio U-Achieve induction, pubblicato nel 2021, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, ha coinvolto 474 pazienti divisi in due gruppi: 319 hanno ricevuto la molecola alla dose di 45 milligrammi una volta al giorno, 155 il placebo.
Dopo otto settimane, il 26,1% degli assistiti trattati con il farmaco e il 4,8% di quelli trattati con il placebo hanno raggiunto la remissione di dolore addominale, urgenza intestinale e affaticamento. Nel gruppo che ha ricevuto il principio attivo gli eventi avversi più comuni sono stati acne, aumento della creatinfosfochinasi, nasofaringite.
A confermare questi risultati è lo studio U-Accomplish, multicentrico, randomizzato, in doppio cieco, pubblicato nello stesso anno. La sperimentazione ha coinvolto 515 pazienti suddivisi in due gruppi: 341 hanno ricevuto il medicinale alla dose di 45 milligrammi una volta al giorno, 174 il placebo.
All’ottava settimana hanno raggiunto la remissione il 33,5% degli assistiti trattati e il 4,1% di coloro che avevano assunto il placebo. Nel gruppo in trattamento sono stati riportati due casi di herpes zoster e due di infezione opportunistica.
Infine, lo studio U-Achieve maintenance, pubblicato nel 2022, ha coinvolto 451 pazienti che hanno beneficiato di una risposta dopo l’induzione. I partecipanti sono stati divisi in tre gruppi: 148 hanno ricevuto il farmaco alla dose di 15 milligrammi, 154 alla dose di 30 milligrammi, 149 il placebo. La ricerca ha dimostrato che i miglioramenti ottenuti sono stati mantenuti durante le 52 settimane di trattamento, sia con 15 milligrammi sia con 30.
Decisione attesa entro settembre
«I pazienti con colite ulcerosa spesso affrontano numerose complicanze e rischiano una ricaduta», ha commentato Silvio Danese, direttore dell’unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’Ospedale San Raffaele di Milano e professore di Gastroenterologia all’Università Vita-Salute San Raffaele.
«Il raggiungimento della remissione clinica e la guarigione delle mucose possono fare una differenza significativa nella gestione dei sintomi e nella qualità di vita».
In Europa upadacitinib è stato già approvato per artrite reumatoide, artrite psoriasica, spondilite anchilosante, dermatite atopica. La decisione della Commissione europea in merito alla nuova indicazione è attesa tra luglio e settembre 2022.
Nel frattempo, continuano le sperimentazioni del farmaco per artrite reumatoide, dermatite atopica, artrite psoriasica, spondiloartrite assiale, malattia di Crohn, colite ulcerosa, artrite a cellule giganti, arterite di Takayasu.
Paola Arosio