Abruzzo: nuovo piano per contrastare ICA e antibioticoresistenza

Quattro mosse per migliorare la consapevolezza del personale sanitario nei confronti di ICA e antibioticoresistenza.

Infezioni correlate all’assistenza e antibioticoresistenza sono due problematiche che si alimentano vicendevolmente e che vanno quindi contrastate in modo sinergico.
Entrambi i fenomeni sono ampiamente diffusi negli ospedali italiani: è quindi necessario continuare a impegnarsi per migliorare la sicurezza dell’assistenza ospedaliera, da una parte diffondendo la cultura dell’uso corretto dell’antibiotico e, dall’altra, quella del lavaggio delle mani e dell’attenzione verso il fragile. Vediamo come ha deciso di muoversi Regione Abruzzo che negli ultimi tempi ha avviato un progetto ad hoc.

Quattro i punti della strategia elaborata: formazione degli operatori sanitari regionali; uso dello strumento informatico; raccolta e analisi dei dati; organizzazione territoriale, puntando alla massima omogeneità tra le quattro ASL regionali. ASL che vengono quindi coinvolte come attori principali di questo piano. Vediamo i punti uno a uno.

Formazione uniforme sul territorio

ICA e infezioni correlate all’assistenza sono fenomeni che richiedono la creazione di una cultura condivisa tra tutti gli operatori in gioco per essere contrastati efficacemente: è sufficiente che vi sia anche un solo anello debole per rendere difficile ottenere risultati soddisfacenti.

Ecco perché la formazione è il primo passo da intraprendere. Regione Abruzzo ha così deciso di formare tutti gli operatori sanitari che operano nelle quattro ASL regionali con un corso appositamente ideato. Saranno coinvolti anche i medici di medicina generale, in particolare per l’uso consapevole degli antibiotici: è infatti noto che mentre il consumo ospedaliero è diminuito nel tempo, quello territoriale è ancora parecchio alto in Italia.

Spiega Giustino Parruti, direttore UOC Malattie Infettive Asl Pescara e presidente della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali – Abruzzo e Molise: “l’Abruzzo è l’unica regione che ha curato un duplice aspetto nella formazione, con un’organizzazione corale non verticistica partita dal basso e un corso in grado di coinvolgere tutte le quattro ASL e i relativi dipendenti.

Grazie al lavoro di igienisti, microbiologi, infettivologi, intensivisti, farmacisti, che ha legato le ASL di Pescara, L’Aquila, Teramo, Chieti, sono partiti i programmi sia per la FAD dei dipendenti delle aziende sanitarie, sia per il corso di formazione dei formatori. Questa azione culminerà con l’adozione di un software che permetterà di poter misurare stabilmente gli effetti delle azioni messe in pratica”.

Uso della tecnologia e raccolta dei dati

Il secondo punto della strategia è l’uso della tecnologia e, in particolare, l’introduzione di una piattaforma che consente di supportare la ricerca e la lotta ai batteri resistenti. La piattaforma è già in uso presso altre strutture sanitarie e offre esiti interessanti.

Regione Abruzzo la renderà disponibile da marzo 2025, a chiusura del primo round di formazione, così che il personale che ha già seguito il corso regionale possa mettersi direttamente alla prova. Accanto a questa piattaforma, la Regione avvia anche un database regionale di tutte le resistenze individuate. Questa parte del piano vede la collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico dell’Abruzzo e del Molise.

L’intento è diffondere la cultura one health, coinvolgendo nel processo non solo gli ospedali, ma anche i veterinari e, se possibile, il comparto zootecnico. Grazie a questo approccio, spiega Parruti, “sarà possibile creare un collegamento tra i database della Regione e usare l’intelligenza artificiale per elaborare i dati e metterli in relazione tra loro”.

Rendere omogenei i territori delle ASL

Sempre per seguire il concetto one health è importante che tutto il territorio abruzzese si muova come un unicum dal punto di vista amministrativo e organizzativo.
Da qui l’esigenza di avere un organo di controllo, formato da esperti in infection control, che possa intervenire in caso di necessità e guidare il personale coinvolto nella gestione del caso di resistenza agli antibiotici.

La Giunta abruzzese ha già pronta una delibera pronta per stabilire la formazione degli specialisti che faranno parte di questo organo di controllo.

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