Tumore al seno triplo negativo, la campagna Donne in meta

Il tumore al seno triplo negativo, in cui cioè sono assenti il recettore dell’estrogeno, il recettore del progesterone e il recettore 2 per il fattore di crescita epidermico umano (Human epidermal growth factor receptor 2, Her 2), colpisce ogni anno in Italia circa 8 mila donne. È particolarmente aggressivo e difficile da trattare.

Per stare a fianco a tutte le pazienti con la malattia, Gilead Sciences promuove, in collaborazione con Europa Donna Italia e con il patrocinio di Komen Italia e di Women for Oncology, la comunità delle oncologhe italiane, per il terzo anno consecutivo, la campagna di supporto e informazione Donne in meta (www.donneinmeta.net).

L’indagine sulle pazienti

Con l’obiettivo di intercettare meglio i bisogni delle assistite, è stata anzitutto condotta un’indagine, in collaborazione con Elma Research, su 110 pazienti con età media di 54 anni, residenti in tutta Italia. Il 59% di loro non lavora, mentre il 17% ha smesso di lavorare dopo la diagnosi di tumore e un altro 4% ha dovuto ridurre l’orario lavorativo a causa della patologia.
Trascorrere del tempo di qualità è un obiettivo diffuso in presenza di una neoplasia (il 57% delle intervistate dichiara di voler stare di più con le persone care, il 49% di volersi dedicare solo ad attività davvero interessanti), spesso ostacolato dalla mancanza di servizi aggiuntivi a quelli terapeutici.

Inoltre, nonostante l’85% delle partecipanti si dichiari soddisfatta del follow- up e fiduciosa nei confronti dei medici, quasi la metà (42%) vorrebbe avvalersi della consulenza di altre figure specialistiche, oltre all’oncologo, e due su dieci desidererebbero avere un sostegno psicologico.

«Per aumentare l’adesione alla terapia, e quindi la qualità delle cure, servono Breast Unit specifiche, di cui facciano parte specialisti di diversi settori, ma tutti qualificati nel settore oncologico, in grado di operare in modo coordinato», commenta Alessandra Fabi, responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Medicina di Precisione in Senologia del Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma.

Nuove iniziative e attività

Sulla scia delle indicazioni emerse dal sondaggio, la campagna ha posto l’accento sull’importanza di un team specialistico in cui siano presenti non solo l’oncologo, che svolge un ruolo centrale, ma anche psicologi, sessuologi, nutrizionisti.

Inoltre, il sito del progetto si arricchirà di una nuova sezione dedicata ai podcast, intitolata Facciamo squadra, con interviste a cinque campioni dello sport sul tema del sostegno reciproco.
In più, sempre online, proseguirà l’iniziativa Salotti, incontri tra specialisti e pazienti coordinati da Guendalina Graffigna, professore ordinario di Psicologia del consumo e della salute e direttore del Centro di ricerca Engage Minds Hub dell’Università Cattolica di Cremona.

Fondamentale anche la diagnosi precoce, che quest’anno viene promossa con “Datti un occhio”, un’attività realizzata in collaborazione con Freeda Media nei negozi Triumph.
Attraverso materiali informativi nei camerini dei punti vendita di Milano a maggio e di Roma a ottobre, l’iniziativa ha l’obiettivo di veicolare due messaggi importanti: per le donne con tumore non perdere la propria femminilità, per le donne sane non dimenticare gli esami di controllo e di non sottovalutare segnali sospetti.

«È indispensabile mantenere sempre alta l’attenzione sulla prevenzione», conferma Daniela Terribile, presidente di Komen Italia, «uno strumento essenziale per tutelare la salute femminile e per ridurre l’impatto che il tumore può avere su chi si ammala».