L’endometriosi, una malattia infiammatoria cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero, colpisce il 10% delle donne in età riproduttiva ed è associata a dolore pelvico, anche intenso. Poiché gli attuali trattamenti offrono un sollievo incompleto e spesso i sintomi recidivano entro cinque anni, le pazienti fanno ampio uso di oppioidi o ricorrono a ripetuti interventi chirurgici.
Uno studio di fase 2, pubblicato nel 2021 su Bmc Women’s Health e condotto su circa 400 donne, ha dimostrato che relugolix, un antagonista del recettore dell’ormone di rilascio delle gonadotropine, utilizzato in monoterapia alla dose di 40 milligrammi al giorno, ha ottenuto una significativa riduzione del dolore rispetto al placebo. Tuttavia, gli effetti collaterali, ossia la diminuzione della densità minerale ossea e l’aumento dei sintomi vasomotori, fanno sì che la monoterapia con il farmaco non sia adatta per l’uso prolungato.
Sperimentazioni su oltre mille donne
Nel tentativo di ovviare al problema, un gruppo di ricercatori internazionali ha condotto un paio di sperimentazioni su relugolix combinandolo con estradiolo e un progestinico.
I due studi Spirit 1 e Spirit 2, di fase 3, multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, svolti in 219 centri e pubblicati su The Lancet, hanno riguardato in totale 1.261 donne, di età compresa tra i 18 e i 50 anni, con endometriosi e dolore da moderato a severo.
In particolare, Spirit 1, realizzato tra dicembre 2017 e dicembre 2019, ha interessato 638 pazienti divise in tre gruppi: 212 (33%) hanno ricevuto la terapia di combinazione con relugolix (relugolix 40 mg, estradiolo 1 mg, noretisterone acetato 0,5 mg), 213 (33%) il placebo, 213 (33%) la terapia di combinazione ritardata con relugolix (relugolix alla dose di 40 mg in monoterapia seguito da terapia di associazione con relugolix). Hanno abbandonato precocemente lo studio 98 assistite (15%).
Analogamente, Spirit 2, condotto tra novembre 2017 e ottobre 2019, ha coinvolto 623 pazienti divise in tre gruppi: 208 (33%) hanno ricevuto la terapia di combinazione con relugolix, 208 (33%) il placebo, 207 (33%) la terapia di combinazione ritardata con relugolix. Hanno abbandonato la ricerca 115 assistite (18%).
In entrambe le sperimentazioni, le terapie sono state somministrate una volta al giorno in forma orale per 24 settimane.
Densità minerale ossea preservata
Dalla ricerca è emerso che la terapia di combinazione con relugolix ha migliorato significativamente il dolore associato all’endometriosi, preservando la densità minerale delle ossa. Gli eventi avversi più comuni sono stati mal di testa, nasofaringite, vampate di calore ma, nel complesso, l’associazione è stata ben tollerata. Quest’ultima può, quindi, costituire un trattamento a lungo termine contro l’endometriosi. Per corroborare i risultati ottenuti, è ora in corso lo studio di estensione Spirit Extension della durata di 80 settimane.