Takeda, azienda biofarmaceutica con sede in Giappone, celebra i suoi 40 anni di attività
in Italia e consolida questa presenza continuando a investire nel nostro Paese con un impegno rinnovato verso i pazienti, la partnership con il SSN, l’inclusione e la sostenibilità ambientale.
Un’attenzione sempre più alta per la salute e la qualità di vita dei pazienti e per i temi dell’ambiente, della diversità, dell’inclusione. Una partnership sempre più solida con istituzioni, associazioni di pazienti, ricercatori e medici e un impegno sempre più forte in termini di ricerca, investimenti e occupazione.
«Negli ultimi 40 anni Takeda in Italia è cresciuta fino a diventare una realtà di oltre 1.100 dipendenti con due siti produttivi a Rieti e Pisa e una sede commerciale a Roma. Fin dalla nostra fondazione cerchiamo di mettere le esigenze dei pazienti al primo posto nelle nostre attività, concentrandoci su patologie che hanno il maggiore bisogno di nuove cure, lavorando per accelerare l’accesso alle terapie», dichiara Annarita Egidi, ad Takeda Italia.
«In coerenza con questi obiettivi, dal 2021 abbiamo aumentato a livello globale gli investimenti in ricerca e sviluppo del 10% e abbiamo recentemente annunciato un piano investimenti di 275 milioni di euro in Italia nei prossimi 5 anni, con la creazione di 150 nuovi posti di lavoro. Per offrire una salute migliore alle persone e un futuro più luminoso per il mondo, da sempre ci affidiamo ai valori di Integrità, Lealtà, Onestà e Perseveranza che continueranno a guidare l’operato della nostra azienda e il suo ruolo strategico nel processo di trasformazione del SSN».
Takeda Italia è tra i protagonisti del settore farmaceutico nazionale e partecipa attivamente ai piani di sviluppo internazionale nell’ambito della ricerca clinica, della commercializzazione dei farmaci e della produzione, grazie a un network manifatturiero d’eccellenza specializzato nella lavorazione del plasma.
Lo stabilimento di Rieti è tra le più importanti realtà produttive mondiali nel campo del frazionamento di emoderivati e contribuisce attivamente al SSN, di cui Takeda è partner primario dal 2018 per la lavorazione del plasma nazionale, per contribuire all’obiettivo di rendere l’Italia autosufficiente dal punto di vista della disponibilità di farmaci emoderivati.
Lo stabilimento di Pisa è diventato il principale fornitore di albumina di Takeda nei Paesi in via di sviluppo.
Due impianti che entro il 2025 incrementeranno la loro capacità produttiva del 100% grazie al piano di investimenti annunciato nelle scorse settimane che, oltre ad aumentare la base occupazionale, favorirà l’ampliamento e l’ammodernamento delle strutture e il miglioramento delle performance di sostenibilità ambientale.
Per tutto il 2021, più di 500 pazienti hanno beneficiato dei programmi di supporto di Takeda richiesti da circa 200 specialisti di oltre 100 organizzazioni sanitarie.
Partnership di valore, parità di genere e inclusione, wellbeing, pianeta e sostenibilità sono le altre parole chiave che continueranno a guidare anche in futuro la presenza di Takeda in Italia.
Nella diversità di genere, Takeda continuerà a perseguire l’obiettivo di garantire un equilibrio nella totalità della popolazione aziendale che oggi vanta, tra leader e manager, il 47% di presenza femminile nella sede di Roma e il 36% presso gli stabilimenti di Rieti e di Pisa.
Sul fronte ambientale, dal 2016 Takeda Manufacturing si impegna per ridurre le emissioni di CO2 del 60% nello stabilimento di Pisa e del 38% nello stabilimento di Rieti, dove è stato ridotto anche il consumo di acqua del 15%.
Nella sede di Roma, dal 2015 le emissioni dirette e indirette di CO2 sono state ridotte del 49,4% e il consumo di elettricità del 48%.
Questi dati contribuiscono a posizionare Takeda nell’Indice Global 100 delle società più sostenibili al mondo, una graduatoria stabilita da Corporate Knights, realtà che valuta oltre 7300 società sulla base di 21 indicatori chiave.