L’ipertensione arteriosa polmonare è una condizione rara (due-cinque persone per milione), caratterizzata da pressione sanguigna alta nelle arterie dei polmoni, che può provocare insufficienza cardiaca.
I medicinali attualmente approvati contro la malattia alleviano i sintomi – come respiro affannoso, dolore o senso di oppressione al torace, edema, tachicardia – ma non incidono sul suo andamento. È perciò utile sperimentare nuovi approcci e strategie, con l’obiettivo di contrastare le cause della patologia e ritardarne o addirittura invertirne la progressione.
Una citochina che danneggia le cellule
Partendo dal lavoro pionieristico di Matthias Clauss, ricercatore senior dell’Indiana University, e di Irina Petrache, pneumologa del National Jewish Health, la società Allinaire Therapeutic e un gruppo di scienziati preclinici e clinici hanno concentrato i loro studi sul polipeptide II attivatore dei monociti endoteliali (Endothelial monocyte activating polypeptide II, Emap II), una citochina non classica che favorisce apoptosi, danneggiamento cellulare, infiammazione e che limita il funzionamento delle cellule endoteliali.
Sono così riusciti a dimostrare il ruolo cruciale del composto nell’ipertensione polmonare, ma anche nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) e nel danno polmonare acuto conseguente a infezioni virali. A partire da ciò hanno poi sviluppato anticorpi monoclonali terapeutici anti-Emap II, che sono attualmente nelle prime fasi di sperimentazione.
L’impegno nel settore dei biologici
Su questi ultimi farmaci Chiesi ha deciso di investire, acquisendo i diritti a livello mondiale da Allinaire. La partnership rientra nei progetti dell’azienda italiana di entrare nel segmento dei farmaci biologici, il cui sviluppo è aumentato di continuo negli ultimi dieci anni.
Sul mercato globale, il settore è cresciuto a un tasso annuo superiore al 12% negli ultimi trent’anni ed è previsto un raddoppiamento entro il 2030.
L’accordo fa seguito alla recente costruzione del Biotech Center of Excellence Plant di Parma, un hub dedicato a sviluppo, produzione e distribuzione di medicinali biologici. Finanziato con un investimento di 85 milioni di euro, il centro sarà operativo dal 2024.
Inoltre, proprio per rafforzare il proprio focus sulle biotecnologie, negli ultimi anni il gruppo ha intrapreso anche nuove partnership con alcune aziende, tra cui Moderna e Cyclica.
Paola Arosio