Il congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica, che si svolge dal 21 al 23 giugno a Milano presso l’Allianz MiCo, affronterà, nelle numerose sessioni in programma, il ruolo curativo della radioterapia nelle principali patologie oncologiche, utilizzando le migliori strategie terapeutiche e con tecnologie all’avanguardia.

A questi temi si aggiunge la soddisfazione di AIRO, nata nel 2004, e che tra i suoi rappresentanti può vantare la recente nomina a presidente ESTRO della prof.ssa Barbara Jereczek, direttrice della Divisione di Radioterapia dell’Istituto Europeo di Oncologia e professoressa ordinaria di Radioterapia Oncologica all’Università degli Studi di Milano.

Proprio il Congresso Europeo di Radioterapia Oncologica (ESTRO) è stato occasione per discutere avanzamenti e prospettive nel trattamento dei pazienti. In particolare, per quanto riguarda il tumore al retto, sono stati presentati i risultati di uno studio (1) che prospetta una riduzione del ricorso alla chirurgia in virtù dell’efficacia della combinazione di radioterapia e chemioterapia. 

“I risultati di questo studio sono molto importanti per il mondo scientifico e ancor di più per i pazienti”, sottolinea Marco Krengli, presidente AIRO, professore ordinario di Radioterapia all’Università degli Studi di Padova e direttore della UOC di Radioterapia dell’Istituto Oncologico Veneto, IOV.
“In quanto evidenziano che due pazienti su tre possono ricevere un trattamento di radioterapia associato a chemioterapia preservando l’organo e la sua funzione.
In molti casi, dopo l’uso combinato di radiazioni e farmaci chemioterapici per distruggere le cellule tumorali, non c’è bisogno di sottoporsi a chirurgia demolitiva con i suoi importanti effetti collaterali conosciuti nel mondo scientifico come sindrome LARS”. 

La sindrome LARS (Low Anterior Resection Syndrome) è un insieme di sintomi gastrointestinali che possono manifestarsi dopo un intervento chirurgico di resezione del retto.
I risultati dello studio, offrono una nuova prospettiva sulle opzioni del trattamento con radio-chemioterapia, sottolineando l’importanza di preservare la funzionalità d’organo e la qualità della vita dei pazienti, mettendo in risalto un cambiamento significativo nel paradigma terapeutico e consentendo una gestione clinica personalizzata e mirata del cancro del retto, dichiarata la terza neoplasia negli uomini e la seconda nelle donne, con una crescita di oltre 50 mila casi l’anno (2). 

“I disturbi legati alla sindrome LARS vanno dall’incontinenza fecale e urgenza, alla stipsi e alle difficoltà di svuotamento e spesso comportano un peggioramento nella qualità della vita dei pazienti.
In questo modo il GRECCAR12 sottolinea ai pazienti e al mondo oncologico”, continua Maria Antonietta Gambacorta, ordinario di Radioterapia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Policlinico Gemelli di Roma. “La possibilità, in alcuni casi, di una de-intensificazione dei trattamenti e dei loro effetti collaterali, attuata attraverso l’omissione dell’intervento chirurgico, la cosiddetta modalità organ-sparing”.