Studio francese conferma efficacia della terapia combinata anche in pazienti con fibrosi cistica e patologia polmonare severa.
In Italia la fibrosi cistica ha una incidenza di un neonato malato ogni 2500-3000 nati: questi soggetti sviluppano i sintomi di solito fin dall’infanzia, con una iperproduzione di muco più denso del normale a carico dei polmoni e, nell’85% dei casi, anche del pancreas.
Ne derivano frequenti bronchiti e broncopolmoniti di origine batterica e, nel caso di coinvolgimento dell’apparato digestivo, anche diarrea e malassorbimento, con conseguente riduzione della crescita. Spesso nei maschi si delinea anche l’infertilità, dovuta a ostruzione dei dotti deferenti. Il decorso della malattia è spesso severo, con età media di morte intorno ai 40 anni. Esistono tuttavia forme più lievi, che interessano solo alcuni apparati e che non contrastano con la sopravvivenza.
Al momento esistono solo due farmaci capaci d’interferire con i meccanismi alla base della fibrosi cistica: ivacaftor, disponibile dal 2015, ma attivo solo sul 5% delle mutazioni genetiche alla base della malattia, e la combinazione elexacaftor-tezacaftor-ivacaftor, approvata da FDA nel 2019 e da EMA nel 2020, attiva su un più ampio numero di mutazioni. In Italia potrebbero trarre beneficio da questa combinazione circa il 70% dei pazienti con fibrosi cistica.
Efficace in fase avanzata
L’efficacia della combinazione elexacaftor-tezacaftor-ivacaftor sui pazienti con fibrosi cistica che hanno sviluppato patologia polmonare avanzata è stata confermata di recente da uno studio pubblicato su “Annals of the American Thoracic Society”. Condotto da un team di ricerca francese, il lavoro si concentra proprio su una parte di popolazione con fibrosi cistica caratterizzata da patologia avanzata, spesso esclusa dagli studi precedenti.
In tutto sono stati 434 i soggetti inclusi in questo studio prospettico, in terapia con la combinazione dal dicembre 2019 e seguiti fino alla metà del 2022. Il 24,1% del campione ha necessitato di ventilazione non invasiva prima della terapia, mentre il 40,6% di ossigenoterapia a lungo termine. Interessante sottolineare anche la presenza, in circa il 25% del campione, di diabete. Ma veniamo alla terapia assegnata, seguita dalla quasi totalità del campione: la mattina 2 compresse di elexacaftor 100 mg, tezacaftor 50 mg, ivacaftor 75 mg, mentre la sera 1 compressa di ivacaftor 150 mg. Vediamo ora i risultati ottenuti.
I tre farmaci combinati migliorano la ppFEV1
Il primo parametro preso in considerazione dagli autori è la ppFEV1, ovvero la quantità massima di aria che una persona può espirare in un secondo rispetto ai valori di una persona media con caratteristiche analoghe, dal momento che evidenzia la capacità respiratoria dei pazienti.
Questo parametro è migliorato in valore assoluto medio del 14,2% dopo solo un mese di terapia, restando tale per tutto il periodo di follow-up.
Interessante sottolineare che il miglioramento è stato maggiore nei pazienti più giovani, di età compresa tra 8 e 24 anni, rispetto al quartile più anziano, di età superiore ai 38 anni. Contemporaneamente, un numero significativo di pazienti ha potuto evitare di utilizzare ventilazione non invasiva e ossigenoterapia.
Gli autori hanno inoltre riscontrato miglioramenti anche sul fronte digestivo, con una netta riduzione del numero di pazienti sottopeso dopo l’inizio della terapia e la possibilità, nel 12% dei pazienti con diabete, di interrompere la terapia insulinica.
Migliorata anche la concentrazione sierica di vitamina A ed E. La terapia si è dimostrata sicura, causando solo pochi effetti collaterali, per lo più gestibili, come cefalea, mialgia, rush cutaneo al sito di inoculo e sintomi gastrointestinali. Lo studio suggerisce quindi la possibilità di utilizzare la combinazione lexacaftor-tezacaftor-ivacaftor anche in questa categoria di pazienti.
Studio: Burgel PR, Paillasseur JL, Durieu I, Reynaud-Gaubert M, Hamidfar R MD, Murris-Espin M, Danner-Boucher I, Chiron R, Leroy S, Douvry B, Grenet D, Mely L, Ramel S, Moncouquiol S, Burnet E, Ouaalaya EH, Sogni P, Da Silva J, Martin C. Multisystemic Effects of Elexacaftor-Tezacaftor-Ivacaftor in Adults with Cystic Fibrosis and Advanced Lung Disease. Ann Am Thorac Soc. 2024 Apr 5. doi: 10.1513/AnnalsATS.202312-1065OC. Epub ahead of print. PMID: 38579175