Profilassi antibiotica: impatto della collaborazione medico-farmacista

Secondo i dati della Lancet Commission on Global Surgery, ogni anno nel mondo circa 4.2 milioni di persone muoiono a 30 giorni da un intervento chirurgico, il che fa delle conseguenze della chirurgia nel post operatorio la terza causa di morte. Tra i fattori che concorrono a minare la sopravvivenza di un paziente nel post operatorio ci sono le infezioni al sito chirurgico, eventi tutt’altro che rari se si pensa che contano per il 20% di tutte le infezioni ospedaliere.

Nella maggior parte dei casi sono curabili, ma sembra che siano gravi per almeno il 5% dei pazienti colpiti. La profilassi antibiotica operatoria (SAP) può essere un utile strumento per ridurre questo rischio, ma bisogna gestirla al meglio, perché se eccessiva può a sua volta determinare una serie di eventi avversi, oltre a favorire lo sviluppo di ceppi batterici antibiotico resistenti e infezioni da Clostridium difficile.
Le linee guida relative al SAP evidenziano 7 parametri che devono essere rispettati per garantirne efficacia e sicurezza: indicazione, agente antibiotico scelto, dose, via di somministrazione, tempo della prima somministrazione preoperatoria che non dovrebbe superare i 60 minuti prima dell’incisione, numero di somministrazioni, durata della profilassi che non deve durare piĂą di 24 ore, tranne i casi di interventi al cuore, per i quali può durare fino a 48 ore.

Uno studio belga mette in risalto l’utilitĂ  di una collaborazione tra medico e farmacista per gestire al meglio questa profilassi.
Lo studio è stato condotto in un ospedale universitario ed è durato di 5 anni, coinvolgendo in tutto 760 interventi chirurgici.
Gli autori hanno suddiviso la sperimentazione in tre fasi. Nella prima hanno allestito uno studio osservazionale trasversale retrospettivo su un gruppo base di pazienti, per avere indicazioni precedenti all’introduzione del programma in ospedale. Hanno così messo in evidenza alcune cause della mancata aderenza ai parametri indicati sopra, pari al 13%: presenza di allergia alla penicillina mediata da IgE, esecuzione di chirurgia colonrettale, artroplastica di anca e resezione transuretrale della prostata e presenza, in sala operatoria, di due specialisti in anestesiologia.
Partendo da questa consapevolezza, il gruppo ha ideato una strategia di intervento combinata che integra il ruolo centrale del farmacista nel team che si occupa di gestione antibiotica e nella somministrazione preoperatoria di elenchi di antibiotici adattati alle caratteristiche del paziente.
La strategia è stata testata su un nuovo gruppo di pazienti, rivelandosi utile per aumentare l’aderenza ai principali fattori ritenuti necessari nelle linee guida relative alla profilassi antibiotica chirurgica; addirittura, in questa seconda fase l’intervento ha permesso di superare di molto le percentuali raccomandate relative ad agenti antibiotici e durata della profilassi: la richiesta sarebbe, in entrambi i casi del 90%, mentre gli autori hanno ottenuto rispettivamente il 97.5% e il 96.6%.

L’intervento non ha portato a un aumento esagerato dei costi che sono passati da una media di 9.2 ± 6.8 euro nel gruppo di partenza a 10.8 ± 10.9 euro nel gruppo di studio. La terza fase dello studio si è concentrata su un terzo gruppo di pazienti: l’intento era di valutare l’andamento dell’aderenza alle linee guida in assenza di un intervento attivo dall’esterno: in questo modo si può osservare se l’intervento ha in qualche modo modificato il modus operandi dei professionisti. I risultati sono deludenti.
Le percentuali di aderenza sono infatti diminuite in 5 dei 7 parametri presi in considerazione (agenti farmaceutici, dose, tempo della prima dose, numero di somministrazioni e durata della profilassi). Anche l’introduzione di un tool decisionale di supporto digitale non ha migliorato la situazione. Gli autori concludono che per migliorare la SAP è essenziale portare avanti un programma proattivo a lungo termine con intervento in tempo reale del farmacista esperto in sala operatoria.

(Lo studio: Pardo A, Ntabaza V, Rivolta M, Goulard A, Sténuit S, Demeester R, Milas S, Duez P, Patris S, Joris M, Dony P, Cherifi S. Impact of collaborative physician-pharmacist stewardship strategies on prophylactic antibiotic practices: a quasi-experimental study. Antimicrob Resist Infect Control. 2022 Jul 26;11(1):100. doi: 10.1186/s13756-022-01138-3. PMID: 35883189; PMCID: PMC9315847)

Stefania Somaré