Lotta al cancro, incontro tra Ministero della Salute e associazioni

Realizzare un cronoprogramma per l’attuazione del nuovo Piano Oncologico Nazionale, garantire il funzionamento delle Reti oncologiche regionali, promuovere la tempestività nella diagnosi, assicurare la presenza di team multidisciplinari. E, ancora, potenziare l’accesso all’innovazione, concretizzare la transizione digitale, ottimizzare la medicina di prossimità e l’assistenza domiciliare.
Sono alcune delle 12 priorità indicate nell’Accordo di legislatura 2022-2027 siglato nel settembre 2022 dalle 43 associazioni dei pazienti oncologici e dai referenti politici.

Una collaborazione che prosegue dal 2014 e che fa parte di un progetto più ampio mirato a instaurare un dialogo costante tra i rappresentanti degli assistiti e le istituzioni regionali e nazionali, per garantire uniformità di trattamento e cure appropriate ai malati.

Nel febbraio 2023 è stato chiesto al Governo, attraverso una mozione unitaria, sottoscritta da tutti i partiti e approvata all’unanimità alla Camera, un impegno per realizzare i contenuti dell’accordo.

Tavolo di lavoro su terapie innovative

Proprio per presentare e discutere il documento, il 10 marzo 2023 si è tenuto un incontro tra il ministro della Salute Orazio Schillaci, Vanessa Cattoi, coordinatrice alla Camera dell’intergruppo parlamentare Insieme per un Impegno contro il Cancro, e Annamaria Mancuso, coordinatrice del gruppo La Salute – un bene da difendere, un diritto da promuovere.

«Ogni giorno le persone con tumore devono fronteggiare percorsi terapeutici non sempre facili», sottolinea Cattoi a margine della riunione. «Fin dall’inizio della legislatura è stata posta grande attenzione agli screening, un tema su cui continueremo a lavorare, forti anche dei risultati ottenuti.
È stato poi istituito il fondo per il Piano oncologico, un primo passo per sostenere concretamente i progetti che stiamo portando avanti.
Sarebbe ora necessario focalizzare l’attenzione sulla sostenibilità economica delle terapie innovative, un tema importante su cui si potrebbe promuovere un tavolo di lavoro dedicato, con la partecipazione dell’intergruppo, del ministero, della ragioneria di Stato».

Accesso ai test genetici

«L’incontro è stato un segnale importante, che dà sostegno e forza alla battaglia che conduciamo da anni», commenta Mancuso. «In questi primi mesi del 2023 abbiamo ricevuto molti segnali dell’impegno concreto da parte delle istituzioni, ma c’è ancora molta strada da fare.
Occorre, per esempio, facilitare l’accesso ai test genetici e genomici e incrementare la presenza di gruppi multidisciplinari di professionisti, che garantiscano un’adeguata presa in carico dei pazienti. Temi su cui abbiamo discusso e ci siamo confrontati, affinché diventino punti fermi dell’agenda ministeriale».