Individuati ruoli e responsabilità dei farmacisti palliativisti

La medicina ha come obiettivo massimo preservare la vita umana, ma quando la condizione di salute è particolarmente grave e irreversibile, accompagnare il paziente alla morte con dignità, riducendone la sofferenza, è altrettanto importante.

Di questa delicata fase della vita di una persona si occupano gli Hospice e i Servizi di Cure Palliative, formate dal medico di medicina generale, dal medico palliativista e dall’infermiere palliativista. Accanto a queste figure vi sono poi gli operatori sociosanitari, i fisioterapisti, gli psicologi, i volontari… e i farmacisti clinici, anche se di rado vengono citati. Eppure, loro è il delicato compito di seguire le terapie antidolore assunte dal paziente, per evitare che possano nuocere invece che far bene.

Non a caso, un recente articolo, pubblicato su Journal of Pain and Symptom Management da un team statunitense, ha proposto una serie di compiti propri del farmacista clinico che lavori in un setting palliativo, indicandoli come “attività professionali affidabili”, dall’inglese “entrustable professional activities” (EPA).

Se, infatti, è ben esplicitato quali sono i ruoli e le responsabilità dei medici coinvolti nella pratica palliativa, così non è per gli altri membri dello staff. Farmacisti clinici inclusi. Allo sviluppo di questi ruoli e responsabilità ha lavorato un gruppo composto da undici membri, tra cui anche stakeholder.

Le proposte sono state valiate utilizzando il metodo Delphi modificato e gruppi nominali: gli autori avevano stabilito di ritenere valide le proposte con una misura di consenso superiore o uguale al 60%. 15 gli EPA inizialmente proposti, tutti con consenso superiore al 75%.

Gli stessi sono stati quindi posti sottovalutazione di 185 farmacisti che lavorano in Terapia Palliativa o Hospice per avere un feedback e stabilire se siano effettivamente adeguati. Solo il 20% degli interpellati ha risposto, indicando come “essenziali” 13 degli EPA proposti, mentre gli altri sono stati considerati “importanti, ma non essenziali”.

In ogni caso, i farmacisti che hanno risposto alla survey hanno confermato che i 15 EPA rappresentano il cuore della propria attività. Purtroppo, lo studio non è open e l’abstract non indica quali siano queste 15 azioni. È però dichiarato che verranno utilizzate, in futuro, per guidare i programmi di formazione per questi professionisti, per l’inserimento di un farmacista all’interno delle equipe degli Hospice e dei Servizi di Cure Palliative e anche per migliorare la pratica dei farmacisti che già operano in queste realtà.

Si ricorda che, quando si parla di Cure Palliative, anche il paziente terminale e la sua famiglia devono essere considerati parte dell’équipe. Ciò dovrebbe essere in tutti gli ambiti della medicina, ma in questo caso si toccano corde davvero fragili e delicate ed è quindi essenziale prendersi cura anche dello stato emotivo del paziente e dei suoi cari.

(Lo studio: Lockman K, Lowry MF, DiScala S, Lovell AG, Uritsky TJ, Kematick BS, Schmidt M, Wetshtein AM, Scullion B, Herndon CM, Atayee RS. Development of Entrustable Professional Activities for Specialist Hospice and Palliative Care Pharmacists. J Pain Symptom Manage. 2022 Mar 15:S0885-3924(22)00470-5. doi: 10.1016/j.jpainsymman.2022.03.004. Epub ahead of print. PMID: 35304228)

Stefania Somaré