Formazione, ricerca, innovazione, ambiente e umanizzazione dei percorsi di cura. Sono questi i cinque temi chiave del XIV Congresso Nazionale SIFO e i punti cardine per il futuro della professione, illustrati a Napoli nel corso della sessione inaugurale.
Il 17 ottobre si è aperto a Napoli il XIV Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacia Ospedaliera e dei Servizi Farmaceutici delle Aziende Sanitarie. Il Congresso guarda al futuro della professione, tanto che il titolo dell’edizione 2024 è “Next Generation Pharmacy: Missione, Visione e Valore”.
Con la partecipazione di oltre 2 mila iscritti, 150 sponsor e 75 stand, la kermesse si snoderà per 4 giorni attraverso 5 main session, 23 focus session, 30 sessioni sponsorizzate, una sessione di comunicazione e 4 laboratori pratici – LAB L.I.F.E.
La crescente centralità del farmacista in un momento di forti cambiamenti
Alla luce degli importanti processi che stanno rivoluzionando il SSN, il farmacista ospedaliero diventerà una figura sempre più cruciale: nelle sfide emergenti dettate dall’evoluzione della normativa italiana ed europea in ambito di farmaci e dispositivi medici così come nella gestione delle nuove terapie ad alto costo, nell’introduzione sempre più significativa delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale nel mondo della salute, nello sviluppo di nuovi modelli di governance del farmaco, così come in nuovi approcci alla logistica e alla distribuzione piuttosto che alla farmacovigilanza.
I cinque temi chiave del congresso
«Partendo dalla convinzione che saremo chiamati a garantire l’efficacia e la sicurezza delle cure, l’equilibrio delle risorse assegnate e il governo dell’appropriatezza alla luce delle nuove terapie, i temi portanti del congresso ruoteranno intorno a: formazione, ricerca, innovazione, ambiente e umanizzazione dei percorsi di cura», ha spiegato il presidente del congresso, Ugo Trama.
L’organizzazione congressuale
Alle sessioni principali, in cui il tema dell’innovazione tecnologica sarà trasversale, si affiancheranno 23 focus session, con approfondimenti su singoli temi, tra cui: malattie rare, terapie digitali, radiofarmaci, carenze, medicina di precisione.
Inoltre, grande importanza verrà assegnata ad altre tematiche quali: l’antibiotico-resistenza – una grave minaccia alla salute pubblica globale, la galenica – come soluzione sempre più importante per sopperire ai fenomeni di carenze di farmaci – e la farmacovigilanza, argomenti questi rispetto ai quali il farmacista può giocare un ruolo dirimente.
Costruire il futuro attraverso il lavoro di squadra
Il presidente SIFO, Arturo Cavaliere, si è soffermato, quindi, su i successi dell’Associazione che ha fatto registrare un incremento significativo dei soci, con un più 42% rispetto al 2021. Altresì, ha ricordato le oltre 30 collaborazioni scientifiche attive della società e i principali progetti in essere: dal portale DruGhost, frutto dell’intesa SIFO-AIFA sulle carenze di medicinali al progetto SIFO-FARE sul procurement.
«Una delle sfide più importanti –è oggi trasformare i setting assistenziali adeguandoli alla digital transformation, come punta a fare il progetto Home Delivery, focalizzato sul territorio (e la consegna domiciliare dei farmaci) che rappresenta l’anello debole in cui minore è l’aderenza terapeutica, maggiori gli scompensi e quindi il ricorso alle ospedalizzazioni. Il ruolo del farmacista è cruciale anche per la gestione delle terapie geniche e più in particolare per la medicina innovativa e mutazionale. Tuttavia – ha sottolineato ancora il presidente SIFO – solo lavorando insieme è possibile progettare il futuro della sanità».
Multidisciplinarietà e innovazione: concetti chiave per il futuro
Un concetto, quello della multidisciplinarietà, ripreso anche dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha sottolineato come in un contesto così complesso come quello attuale, caratterizzato dalla presenza di nuove sfide che si affacciano all’orizzonte, come la medicina di precisione, e quindi l’esigenza di incamminarci verso le terapie personalizzate che guardino al paziente e non più soltanto alla malattia, è sempre più necessaria la collaborazione dei diversi professionisti, ribadendo con ciò la centralità del farmacista ospedaliero in questo percorso.
Con riguardo all’incalzante ingresso di nuove tecnologie e IA in sanità, il ministro ha ribadito che «l’innovazione e l’IA sono temi trasversali anche al settore farmaceutico; tematiche che vanno governate ma non osteggiate in quanto strumenti di supporto in grado di migliorare gli outcome di salute dei cittadini».