Gruppo Chiesi, a Parma Biotech Center of Excellence

Attualmente in costruzione e operativo dal 2024, Il nuovo polo di eccellenza del Gruppo Chiesi per lo sviluppo e la produzione di farmaci biologici sorgerà a Parma nell’area dello stabilimento di produzione. Celebrato l’inizio dei lavori lo scorso 21 novembre alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e del viceministro allo Sviluppo Economico, Valentino Valentini.

Il nuovo polo di eccellenza del Gruppo Chiesi – gruppo biofarmacologico internazionale orientato alla ricerca – per lo sviluppo e la produzione di farmaci biologici ha avviato i cantieri e aprirà i battenti nel 2024, proiettandosi verso la medicina del futuro.

Il Biotech Center of Excellence – frutto di un investimento infrastrutturale e in attrezzature di 85 milioni di euro – sarà specializzato nello sviluppo e nella produzione di principi attivi come anticorpi monoclonali – prodotti con tecniche di DNA ricombinante a partire da un singolo tipo di cellula immunitaria – enzimi e altre proteine.

Un percorso che seguirà il processo interamente, dalle cellule al farmaco finito e fino all’imballaggio per il mercato internazionale, con il coinvolgimento all’interno della struttura di 105 persone in posizioni altamente qualificate. Un’altra conferma dell’impegno di Chiesi in favore della ricerca in Italia.

Le nuove opzioni terapeutiche garantite dal Biotech Center of Excellence permetteranno difatti all’azienda di diventare un attore importante del comparto biofarmaceutico, un settore in costante crescita da un decennio.

Migliorare la risposta alle difficoltà della pandemia

La creazione del Biotech Center of Excellence intende essere una risposta alle difficoltà sperimentate in pandemia, un evento che ha evidenziato con chiarezza la necessità di migliorare la resilienza del sistema sanitario: solo il 22% di tutti i nuovi trattamenti sviluppati a livello mondiale ha origine in Paesi europei e questo è in parte causato dal rallentamento della crescita degli investimenti in Ricerca e Sviluppo in tutto il territorio.

La quota europea di investimenti globali in R&D sta diminuendo: tra il 1990 e il 2017, gli investimenti del comparto nel Vecchio Continente sono cresciuti di 4,5 volte, mentre negli Stati Uniti sono aumentati di oltre 8 volte.

Investimenti chiave: R&D e tecnologie

«Ricerca, innovazione e nuove tecnologie sono le leve strategiche che permetteranno già ora e nel prossimo futuro a un territorio come l’Emilia-Romagna di poter competere a livello internazionale. Per questo, l’apertura di questo centro è un’ottima notizia che va ad arricchire la nostra regione di un altro luogo di eccellenza nel campo della farmaceutica.
Come istituzione intendiamo essere al fianco delle realtà imprenditoriali che investono in buona occupazione, innovazione e ricerca, mettendo loro a disposizione opportunità sempre maggiori.
A partire da un sistema regionale che si arricchisce, con l’inaugurazione giovedì al Tecnopolo di Bologna, del supercomputer europeo Leonardo, il quarto per potenza di calcolo nel mondo, un’infrastruttura straordinaria, al servizio del Paese e dell’Europa, che vede anche nella farmaceutica e nelle biotecnologie alcuni dei settori dalle maggiori potenzialità», ha affermato il presidente della regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini in occasione dell’evento promosso in occasione dell’inizio dei lavori».

«Il successo del made in Italy è possibile grazie a realtà come Chiesi, al primo posto tra le aziende private per gli investimenti in ricerca e sviluppo in Italia: oltre il 20% del fatturato, circa mezzo miliardo di euro nel 2022 e al primo posto anche per numero di brevetti.
Il Gruppo Chiesi punta ora sui farmaci biologici inclusi gli anticorpi monoclonali con un investimento da 85 milioni di euro in un polo di eccellenza internazionale a Parma confermando la propria cultura d’impresa incentrata sul paziente, sull’innovazione e sulla massima sostenibilità ambientale», ha commentato il viceministro dello Sviluppo Economico, Valentino Valentini.

Riacquisire centralità puntando su un quadro regolatorio e normativo agile

«Il nuovo Biotech Center of Excellence rappresenta un messaggio forte del nostro impegno per il Paese e per la comunità di Parma in particolare, dove la nostra azienda è nata», ha dichiarato Alberto Chiesi, presidente del Gruppo Chiesi.

Per fare in modo che l’Europa e, in particolare l’Italia possa diventare un punto nevralgico in materia di produzione e accesso all’innovazione è però fondamentale che le istituzioni europee e nazionali lavorino sulla creazione di un quadro normativo e regolatorio agile nonché sul mantenimento di un forte sistema di incentivi l’innovazione, che incoraggi i progressi della scienza, della tecnologia e dei farmaci innovativi. Per far questo appare necessario puntare a ecosistemi regolatori e normativi che si concentrino maggiormente sul valore apportato ai pazienti e ai sistemi sanitari nel loro complesso piuttosto che sulla valutazione dell’innovazione sanitaria su base tecnologica.

Elena D’Alessandri