Malattia estremamente rara, provoca ossificazione progressiva dei tessuti molli, portando invalidità precoce e morte prima dei 60 anni.
Con circa 2500 soggetti affetti nel mondo, la fibrodisplasia ossificante progressiva (FOP) è una malattia rara che porta allo sviluppo, più o meno rapido, prima di noduli ossei nel corpo e poi di un vero e proprio secondo scheletro, tramite l’ossificazione della muscolatura.
Una malattia che risponde a ogni trauma subito, seppur lieve, con un nuovo risveglio e che spesso ha un esordio in età pediatrica. Per lo più, questi pazienti vengono seguiti con cure palliative. O meglio venivano.
Negli Stati Uniti è stato infatti approvato il primo farmaco indicato per questa patologia, capace di ridurre il volume dei nuovi focolai di ossificazione eterotopica in pazienti adulti e pediatrici, in particolare a partire dagli 8 anni per le femmine e dai 10 per i maschi. Il farmaco si chiama palovarotene ed è un retinoide. Lo studio che ha portato all’approvazione è di fase III e si chiama MOVE.
Lo studio MOVE
Lo studio MOVE ha coinvolto 107 pazienti, trattandoli con il farmaco in dosi adeguate alla loro condizione clinica, ovvero 5 mg al giorno in condizioni croniche e 20 mg al giorno per 4 settimane, ridotti a 10 mg per ulteriori 8 settimane, nei casi acuti di riattivazione della malattia.
Le dosi sono state aggiustate nei soggetti con scheletro immaturo in base al peso. Si stima che il numero di partecipanti rappresenti il 12% di tutti i malati di FOP al mondo.
Lo studio ha voluto valutare l’efficacia di palovarotene nel ridurre la comparsa annuale di nuovi focolai e il volume degli esistenti, confrontando la condizione dei pazienti coinvolti con quella di altri soggetti trattati del NHS, seguiti in modo convenzionale.
A 18 mesi dall’inizio dello studio, gli autori osservano una riduzione del numero di nuovi focolai del 54% nei pazienti trattati rispetto agli altri. Per quanto riguarda i noduli già esistenti, la probabilità di incorrere in qualsiasi cambiamento è risultata del 99,4%.
Il farmaco ha inoltre mostrato un profilo di sicurezza coerente con quello della classe dei retinoidi. I principali eventi avversi sono stati: eventi mucocutanei, come secchezza cutanea, secchezza delle labbra, alopecia, eruzione cutanea e prurito ed eventi muscoloscheletrici, come artralgia e chiusura prematura della placca di accrescimento nei bambini piccoli.
Il parere della FDA
Oltre a fornire la propria approvazione all’introduzione in commercio del farmaco, la FDA ha anche designato il farmaco come orfano e terapia innovativa per il trattamento della FOP e ha ottenuto la “Priority Review” nella domanda di autorizzazione all’immissione in commercio (NDA).
Infine, è stato emesso anche un Rare Pediatric Priority Review Voucher (PRV). Lo scorso luglio la Commissione Europea ha deciso di non approvare il farmaco, che al momento è quindi utilizzabile solo negli USA, in Canada e negli Emirati Arabi, anche se qui con “approvazione condizionata”.
(Studio di approvazione: Pignolo RJ, Hsiao EC, Al Mukaddam M, Baujat G, Berglund SK, Brown MA, Cheung AM, De Cunto C, Delai P, Haga N, Kannu P, Keen R, Le Quan Sang KH, Mancilla EE, Marino R, Strahs A, Kaplan FS. Reduction of New Heterotopic Ossification (HO) in the Open-Label, Phase 3 MOVE Trial of Palovarotene for Fibrodysplasia Ossificans Progressiva (FOP). J Bone Miner Res. 2023 Mar;38(3):381-394. doi: 10.1002/jbmr.4762. Epub 2023 Jan 25. PMID: 36583535)