Farmaci pediatrici: da SIFO nuovo allarme

Farmaci pediatrici: da SIFO nuovo allarme
Simona Serao Creazzola

Si è concluso il 23 marzo il 23° Congresso annuale della European Association of Hospital Pharmacists (EAHP), cui ha partecipato anche la SIFO – Società Italiana dei Farmacisti ospedalieri e dei Servizi territoriali delle aziende sanitarie. Tema del congresso “Farmacisti ospedalieri: mostrateci cosa sapete fare”.
Nel corso della tre giorni la SIFO ha ricordato ai presenti la necessità di trovare farmaci adatti all’uso pediatrico. Davide Zanon, responsabile del laboratorio galenico dell’Irccs Burlo Garofolo di Trieste e coordinatore dell’area di Galenica Clinica della SIFO ha infatti parlato in due occasioni, ricordando che «nelle farmacie ospedaliere noi siamo alle prese con un costante problema: sono ancora pochi i trial e le sperimentazioni necessari a coprire tutte le esigenze terapeutiche della pediatria, di conseguenza si assiste all’uso off label di farmaci in età pediatrica, cioè sostanze che vengono impiegate al di fuori delle indicazioni per cui hanno ricevuto l’autorizzazione all’immissione in commercio e che trovano un utilizzo negli under 18. Il messaggio è che tutti i sistemi sanitari europei si facciano carico in modo chiaro di queste problematiche che non possono più essere rinviate».

D’altronde il problema si sente in tutta Europa e non solo da noi. Sono tante le patologie per cui il bambino è trattato come un piccolo adulto: le dosi di farmaco vengono modificate a seconda del peso, non tenendo conto del fatto che i bambini hanno un metabolismo e una farmacocinetica diversa da un adulto.
Certo, la capacità dei nostri farmacisti di utilizzare questi farmaci off-label è alta, ma ciò che si deve fare è cambiare il punto di vista.
Secondo Zanon, e la SIFO, infatti, «occorre un’attenzione complessiva al problema delle medicine pediatriche che tenga conto di questo complesso scenario che comprende quindi trial, off label, galenica, rapporto con i clinici e con le famiglie».

Il presidente SIFO, Simona Serao Creazzola, ha quindi sottolineato l’importanza di una cooperazione tra farmacisti e pediatri, e le rispettive società scientifiche, e della ricerca indipendente che deve avere il farmaco pediatrico come focus. Perché questa è una criticità che riguarda tutti i sistemi sanitari europei e cui la società e le famiglie chiedono di dare una soluzione.

Stefania Somaré