Tre le aree di maggiore sviluppo nel corso del 2023, ovvero comunicazione e trasparenza, velocizzazione del processo regolatorio e velocizzazione della transizione tra ricerca e clinica.

È disponibile il report che annualmente l’Agenzia Europea per i Medicinali elabora per condividere riflessioni rispetto ai progressi effettuati nel mondo europeo del pharma, il che significa in ambito di ricerca, applicazione in clinica, gestione della supply chain, ambito regolatorio e così via.

Per il 2023 EMA si è concentrata su tre aree strategiche specifiche: traslazione tra ricerca e clinica dei farmaci per il cancro, regolazione dei medicinali basata sui dati, trasparenza e comunicazione. Vediamo i risultati raggiunti in ciascuna di queste aree.

Farmaci oncologici e regolazione dei medicinali basata sui dati

Nel corso del 2023 il “Committee for Medicinal Products for Human Use” (CHMP) ha dato parere positivo a ben 25 farmaci oncologici, circa un terzo di tutti i farmaci valutati positivamente da EMA nel corso dell’anno. Un risultato notevole, anche se non ancora sufficiente.

Benché l’oncologia sia una delle aree a maggiore innovazione farmacologica, ci sono ancora molte necessità non risposte. Per questo EMA ha deciso di avviare il programma “Cancer Medicines Pathfinder”, volto allo studio di strategie per usare al meglio i dati clinici e di ricerca a disposizione della comunità scientifica per favorire la traslazione di un farmaco dalla fase sperimentale a quella clinica, facilitando il processo decisionale degli organi preposti.

Perché il programma possa portare a soluzioni applicabili, da un paio di anni esiste inoltre il “Data Analysis and Real World Interrogation Network EU (DARWIN EU)”, composto oggi da 20 partner provenienti da 12 Paesi UE che, insieme, contribuiscono a dare accesso ai dati di oltre 130 milioni di pazienti oncologici. Infine, è stato lanciato un programma che valuta l’introduzione dell’intelligenza artificiale nell’intero processo.

Anche gli scienziati possono fare la loro parte per facilitare l’approvazione di molecole farmacologiche da parte degli enti regolatori, conoscendo le richieste regolatorie e assicurandosi di averle colmate prima di sottoporre un farmaco a EMA. A tal fine, quest’ultima ha avviato un programma educativo pilota in oncologia incentrato proprio sulle esigenze regolatorie che devono essere rispettate. 

Trasparenza e comunicazione

La comunicazione con il paziente è fondamentale in ambito farmacologico: i clinici devono poter parlare apertamente con i propri assistiti in merito a rischi e benefici di un certo percorso di cura, per poter poi prendere decisioni che siano ponderate e tengano in considerazione anche la volontà dei soggetti di volta in volta coinvolti.

Per supportare i clinici in questo processo, EMA ha messo a disposizione modelli strutturati di comunicazione. Inoltre, le informazioni relative ai medicinali vengono condivise con la cittadinanza attraverso piattaforme armonizzate, così che i cittadini dell’UE ricevano le medesime informazioni.

Creare una fiducia radicata nella scienza e nella medicina richiede, però, anche una buona comunicazione media, effettivamente potenziata da EMA nel corso del 2023, in un processo che dovrebbe proseguire anche quest’anno e il prossimo.

La comunicazione al pubblico viene mediata attraverso il sito dell’EMA, reso più friendly, e attraverso canali social quali Instagram, X e Linkedin. Ognuno ha un pubblico specifico, ovvero quello più generico per IG, i giornalisti per X e ricercatori, sanitari, tecnologi e accademici per Linkedin.